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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Sono sempre meno i bimbi vaccinati contro il tetano. Allarme dalla Asl

Il caso di un 84enne finito in Rianimazione ha spinto il direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica ad un monito: "La malattia non è scomparsa"

LECCE – Il tetano non è affatto scomparso e non vaccinare i bambini o non effettuare i richiami potrebbe nel giro di pochi anni aumentare il numero di casi di questa malattia infettiva che può essere anche mortale.

Alberto Fedele, direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica della Asl, interviene sull’importanza di una corretta informazione sanitaria dopo la vicenda di un 84enne che nei giorni scorsi ha accusato gravi problemi neurologici che si sono rapidamente aggravati e che hanno comportato il trasferimento nel reparto di Rianimazione del “Vito Fazzi” di Lecce. L’insufficienza respiratoria ha messo a rischio la vita del paziente che da molto tempo non effettuava il richiamo del vaccino.

Secondo il direttore, la malattia è stata contratta dalla contaminazione di una ferita con il terriccio – dove il batterio resiste a lungo sotto forma di spora – e questo dimostra che il tetano non è affatto debellato. La scarsa incidenza dei casi di patologia, fino ad oggi, è dovuta all’alto tasso di vaccinazione della popolazione.

La preoccupazione del dirigente sanitario deriva dal fatto che ogni anno sempre più genitori negano l’antitetanica ai loro figli – attualmente circa 200 nella provincia di Lecce - nella convinzione che la malattia sia scomparsa e che non colpisca i bambini.

“In realtà – rimarca il direttore del Servizio Igiene e Salute Pubblica - può colpire chiunque trascuri una ferita e non sia adeguatamente vaccinato. Se non ci sarà un'inversione di tendenza entro pochi anni avremo migliaia di soggetti non immuni a rischio”.

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