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Cronaca Acquarica del Capo

Bancarotta fraudolenta, finisce ai domiciliari imprenditore del tessile

Fernando Rosafio, 53enne di Acquarica del Capo, si trova agli arresti domiciliari con l'accusa di bancarotta fraudolenta aggravata. Per l'accusa, avrebbe distratto beni e disponibilità finanziarie per oltre 5,6 milioni di euro

 

ACQUARICA DEL CAPO - Fernando Rosafio, 53enne di Acquarica del Capo, si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta aggravata. Rosafio è l’amministratore di fatto della Italsocks, società del settore tessile, dichiarata fallita nel 2009.

All’uomo è stato notificata un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Lecce Ines Casciaro su richiesta del sostituto procuratore Giovanni De Palma. Le indagini delegate dalla procura sono durate più di un anno. A Rosafio è stato contestato di aver distratto, in pregiudizio di terzi creditori, beni e disponibilità finanziarie per oltre 5,6 milioni di euro.

Macchinari, impianti, attrezzature ed arredi ammontano a 1,8 milioni di euro, quello delle rimanenze, invece, a più di 1,5 milioni di euro, cui si aggiungono crediti e disponibilità liquide per oltre 2,3 milioni di euro. I macchinari e le rimanenze sarebbero stati distratti attraverso il ricorso a fatture per operazioni inesistenti per oltre 3,7 milioni di euro, nei confronti di altre due aziende riconducibili al 53enne, per dissimulare le cessioni e, quindi, richiedere anche indebiti rimborsi di Iva.

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