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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Porto Cesareo

Barche e gavitelli abusivi, bonifica ok. Controlli e avvisi anche a Torre Squillace

Si avvia a conclusione il progetto di rimozione di natanti, ormeggi e corpi morti non autorizzati nelle baie dell’area marina protetta di Porto Cesareo. Oggi 107 avvisi apposti dalla guardia costiera

PORTO CESAREO - Giunge a compimento l’operazione di controllo e rimozione di natanti, gavitelli e corpi morti l’ungo tutto il tratto marino e costiero dell’area marina protetta di Porto Cesareo. Sono passati ormai diversi mesi da quando le autorità preposte, tra  cui la capitaneria di porto e il consorzio dell’Area marina protetta hanno deciso di porre fine all'annoso problema dell’ormeggio abusivo di unità nautiche nelle baie di Porto Cesareo e Nardò ricadenti nella riserva marina.

Già da diversi mesi si sono svolte diverse attività di controllo e rimozione delle imbarcazioni ormeggiate abusivamente nelle baie del litorale ionico e dei copri morti adagiati sui fondali degli specchi acquei ricadenti nella baie di Porto Cesareo, Torre Lapillo e Nardò. Nella mattinata di oggi i militari dell’ufficio locale marittimo di Porto Cesareo, unitamente agli operatori dell’Area marina protetta cesarina hanno apposto la diffida anche su 107 natanti abusivamente ormeggiati nell’insenatura di Torre Squillace.

Le barche in questione, come recita l’avviso affisso dalla guardia costiera, dovranno essere rimosse entro il 17 settembre prossimo. In caso contrario, scaduto il termine di tolleranza, si provvederà con la rimozione forzata. Un intervento atteso da anni che finalmente consentirà di ripristinare la legalità lungo la costa e soprattutto restituire alla balneazione tra i più bei tratti di costa dell’area marina di Porto Cesareo.

Il progetto di bonifica degli ormeggi abusivi  è nato da una forte intesa tra la capitaneria di porto di Gallipoli, l'ufficio locale marittimo di Torre Cesarea, l'Area marina protetta “Porto Cesareo”, ed i comuni di Porto Cesareo e Nardò. Soddisfazione per l'enorme mole di lavoro svolta ed i risultati ottenuti è stata espressa dalle massime autorità competenti dei Comuni interessati, dal presidente e direttore della riserva marina, rispettivamente Remì Calasso e Paolo D'Ambrosio.

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