Si barrica nel bagno del tribunale con alcool: si teme gesto estremo ma desiste

LECCE – Momenti di ansia e tensione nella sede del tribunale civile di Lecce, dove un uomo si era barricato all’interno di un piccolo bagno al quinto piano della struttura, minacciando e facendo temere un gesto estremo. Ma fortunatamente il pericolo è stato sventato e l’allarme è rientrato, grazie alla decisiva interlocuzione che l’uomo ha avuto con le forze dell’ordine: alla fine, ha deciso di aprire e venire fuori, senza dare sfogo ai pensieri peggiori.

Sono sommarie e confuse le informazioni che sono giunte da via Brenta, dove a metà mattinata, un soggetto 52enne, originario dell’Est Europa e residente nel Basso Salento, di professione autotrasportatore, per cause non ancora ben chiarite, ma che probabilmente hanno a che fare con qualche sentenza avversa alla sua attività, si è barricato all’interno dei servizi igienici che si trovano al quinto piano del plesso, probabilmente a causa di una sentenza avversa.

Pare, secondo una prima ricostruzione, che l’uomo sia creditore di una ingente somma di denaro e sarebbe vittima di azione fallimentare che gli costerebbe l’abitazione: questo lo avrebbe spinto a intraprendere l’azione, minacciando gesti estremi, tanto da aver portato con sé anche due bottiglie di liquido infiammabile.

Sul posto sono subito arrivati i carabinieri e, a seguire, una volante di polizia e i mezzi di soccorso con le squadre dei vigili del fuoco e le ambulanze del 118. Evacuato il quinto piano per ragioni di sicurezza nel corso delle operazioni.

I carabinieri, giunti in prossimità del bagno e appurato che l’uomo fosse disarmato, hanno iniziato una interlocuzione nel tentativo di scongiurare azioni estreme: un’opera di convincimento che ha portato i suoi frutti, visto che l’uomo ha aperto la porta ed è venuto fuori autonomamente. L'uomo ha rimediato una denuncia per procurato allarme.