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Cronaca

Fiamme gialle, bilancio regionale. Su 200 milioni di Iva recuperati, 40 sono "salentini"

La guardia di finanza ha divulgato una nota relativa ai 12 mesi di attività svolte dai reparti. Tra i fenomeni analizzati nel documento, oltre all'evasione fiscale, anche quello relativo al lavoro nero, e alle irregolarità sugli immobili. In quasi tutte le voci, la provincia leccese si attesta a metà della classifica

LECCE - In rapporto alla propria popolazione, quella leccese è una provincia di evasori. Lo afferma il bilancio regionale del 2013, presentato dalla guardia di finanza. Nella provincia salentina, 378 milioni di euro precedentemente omessi, sono stati sottoposti a tassazione. Contestualmente, sono stati recuperati ulteriori 40 di Iva nel giro di 12 mesi. Su 25mila controlli regionali eseguiti in materia di scontrini e ricevute fiscali, è stato possibile accertare oltre ottomila e 800 irregolarità, di cui 2mila e 500 nel Salento.

Nel dettaglio, la percentuale media, a livello regionale, delle mancate emissioni nel settore degli scontrini fiscali è stata pari al 35 per cento.  Si attesta, invece, attorno al 47 per cento la media regionale relativa alla mancata emissione di ricevute fiscali. Il contrasto all’economia sommersa ha portato all’individuazione di 508 evasori totali e 88 paratotali. I primi completamente sconosciuti al fisco e, i secondi quelli che hanno occultato oltre il 50 per cento del proprio reddito. Di questi, 140 a Lecce: 117 totali e 23 paratotali.

Non è andata diversamente per quanto riguarda il fenomeno del lavoro in nero. Il contrasto all’emergenza ha portato all’individuazione di duemila e 619  lavoratori irregolari. La provincia di Lecce si colloca al quarto posto, con 463 dipendenti trovati non in regola, a fronte dei 595 della prima in pole position, la provincia barese, dove sono stati 183 i datori individuati, contro i 98 del Salento. "Il dato sugli evasori totali e paratotali è indice di una situazione espressiva di un atteggiamento di diffuso inadempimento degli obblighi dichiarativi, molto spesso attuato ricorrendo a comportamenti fraudolenti finalizzati all’evasione d’imposta", ha puntualizzato, al riguardo, il generale di divisione, Walter Manzon, comandante regionale delle fiamme gialle.

I soggetti denunciati all’autorità giudiziaria per reati fiscali, societari e fallimentari sono stati 741 in tutto, di cui 16 in stato di arresto. In tutta la Puglia, inoltre, i militari delle fiamme gialle hanno effettuato duemila e 400 controlli, su beni mobili e immobili come auto, abitazioni e imbarcazioni, per verificare la reale capacità economica dei contribuenti, rispetto a quella dichiarata.  Nello specifico, è stato accertato che ben duemila e 750 immobili, sebbene accatastati come case rurali o magazzini, avevano in realtà le L’attività investigativa  ha permesso di segnalare circa tremila pugliesi, di cui 96 denunciati, per violazioni alla normativa edilizia.

Soddisfatto dei numeri raggiunti nell’anno appena concluso, il comandante regionale . “Il dato attesta la qualità e l’efficacia dell’azione svolta dal Corpo, frutto di una sempre più puntuale attività di selezione dei soggetti da sottoporre a controllo, basata sia su elaborate analisi di rischio, condotte “a tavolino” sulle banche dati a disposizione, che su attività di intelligence svolte “sul campo”. Il tutto al fine di indirizzare le attività ispettive in maniera mirata, così da impiegare le risorse a disposizione nella verifica della posizione fiscale dei soggetti connotati da più elevati indici di evasione».

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