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Cronaca

Sequestri patrimoniali, denaro sporco e fiumi di droga. E l'operazione "Bolle di sapone"

Le attività di contrasto ai reati in materia economica e finanziaria rappresentano un fronte particolarmente delicato nel contrasto alla criminalità che sempre più spesso e diffusamente si inflitra nel tessuto imprenditoriale, anche in provincia di Lecce

LECCE – Nell’ampio e articolato bilancio annuale del comando provinciale di Lecce, un contributo importante è quello della attività a contrasto dei reati economico-finanziari: in questo ambito un ruolo importante lo detiene il Gico (Gruppo investigazione criminalità organizzata). Dall’aggressione dei patrimoni illeciti al sequestro al contrasto dei traffici illegali, questo reparto della guardia di finanza si occupa di scardinare le connessioni tra il tessuto economico del territorio e la criminalità organizzata che, sempre più spesso e diffusamente, si infiltra in attività imprenditoriali per riciclare ingenti quantitativi di denaro.

Nel corso del 2013, e con gli strumenti messi a disposizione della normativa antimafia, sono stati portati a termine 70 accertamenti patrimoniali che hanno interessato 65 soggetti, mentre sono stati sequestrati beni per circa 13 milioni di euro con relativa denuncia di 47 persone.

Contro il riciclaggio sono state portate a termine 18 ispezioni, le cui risultanze hanno implicato la denuncia all’autorità giudiziaria per 21 soggetti. In questo ambito, flussi di denaro per circa 5 milioni sono stati individuati e ricostruiti. Inoltre, sono state approfondite 82 segnalazioni per operazioni sospette.

Il fenomeno dell’usura, direttamente alimentato dagli effetti pesanti e perduranti della crisi economica, ha portato alla denuncia di nove persone con il sequestro di circa 600 mila di euro.

La lotta al traffico illecito di sostanze stupefacenti ha registrato il sequestro di circa 6 quintali di hashish e marijuana, 9 chilogrammi tra cocaina ed eroina, 16 piante di canapa, nonché di 4 mezzi, con la denuncia di 109 soggetti (di cui 17 arrestati) e la segnalazione di 429 assuntori.

I flussi migratori hanno subito un ridimensionamento rispetto ai dati del 2012 ma le attività di contrasto all’immigrazione clandestina hanno portato a rintracciare oltre 400 clandestini lungo il litorale salentino.

L'operazione "Bolle di sapone": un sequestro senza precedenti.

Attività particolarmente significativa perché ha rappresentato la conseguenza della prima applicazione della legge 99 del 2009 che, tra le varie disposizioni, ha inserito tra le competenze delle procure distrettuali antimafia il reato di associazione per delinquere finalizzato alla commissione di delitti di contraffazione, è stata l’operazione “Bolle di sapone” della compagnia di Otranto che ha portato all’esecuzione di 61 perquisizioni in tutto il Paese.

Prodotti per la casa, con marchi contraffatti per richiamare gli acquirenti, venivano preparati e distribuiti da un’organizzazione molto articolata: la produzione dei contenitori in plastica e dei tappi di chiusura erano state affidate a tre distinti soggetti economici – tutti attivi nel Salento - mentre le etichette e le confezioni in cartone venivano prodotte in tipografie e stamperie situate nel nord Italia.

I prodotti semilavorati ottenuti nelle diverse fasi produttive venivano concentrati presso un altro stabilimento, sempre in provincia di Lecce, dove si effettuava l'imbottigliamento, l'etichettatura ed il confezionamento degli stessi.

Il prodotto finito veniva distribuito a prezzi concorrenziali e con documentazione fiscale falsa, presso acquirenti di fiducia operanti prevalentemente in Puglia, Campania, Calabria e Sicilia.

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