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Cronaca

Guerra alla droga: in Puglia un quarto di tutti i sequestri in Italia

Il bilancio relativo al 2013 del reparto operativo aeronavale della guardia di finanza rivela le proporzioni enormi di un settore strategico per le organizzazioni criminali che stanno riaprendo anche le antiche vie del contrabbando di sigarette

LECCE – Contrabbando, soccorso in mare e contrasto all’immigrazione clandestina, rinvenimento di ordigni bellici, abusivismo edilizio ed ambientale, droga e molto altro. Nel 2013 sono state 2mila 700 le missioni aeree e navali del reparto operativo aeronavale della guardia di finanza di Bari, attivo su tutto il territorio regionale e competente per il basso Adriatico e l’alto Ionio.

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La sfida per i militari agli ordini del colonnello Maurizio Muscarà è stata intensa su tutti i fronti, anche perché riemergono antiche piaghe criminali che nell’ultimo decennio avevano conosciuto un drastico ridimensionamento: si pensi al traffico di tabacchi lavorati esteri introdotti sul territorio nazionale attraverso non i “soliti” canali rappresentati da dogane, porti e aeroporti, valichi stradali – spesso con documentazione falsa e carichi di copertura – ma con scorrerie via mare sulla scorta di quanto avveniva soprattutto negli anni ’80 e ’90. Le organizzazioni criminali stanno provando a riesumare un canovaccio che in quel periodo – quello in cui gli speronamenti erano quasi all’ordine del giorno - è stato molto lucroso. Nei dodici mesi dell’anno trascorso sono stati recuperati 5 quintali di sigarette di contrabbando.

Sul fenomeno è intervenuto di recente anche il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti – che sarà a Lecce il 24 febbraio -  affermando che “ci sono segnali di allarme importanti per il riaffiorare di alcuni traffici illeciti, come il contrabbando di sigarette, che riguardano le organizzazioni criminali transnazionali”.

Ben più cospicuo è stato il quantitativo di marijuana, oltre 3 tonnellate, sequestrato nel corso di operazioni aeronavali insieme a 13 imbarcazioni, quasi tutti gommoni e motoscafi d’altura in grado di solcare con facilità e a gran velocità le acque che dividono l’Italia, e soprattutto le coste salentine, dalla Grecia e dell’Albania. Ma ci sono state anche numerose attività sulla terraferma, per un totale di quasi 7 tonnellate, un quarto del totale sequestrato nel Paese da tutte le forze di polizia. Tra la sera del 14 novembre e le prime ore del giorno successivo venne rinvenuta oltre una tonnellata di "erba", di cui 370 chilogrammi a bordo di un gommone e il resto del carico in mare durante le operazioni di perlustrazione.

Da una parte quindi, la conferma di un’incessante opera di contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, dall’altra la riprova  dell’esposizione delle coste pugliesi e in particolare di quelle salentine. E, droga a parte, restano una pluralità di interventi da parte dei finanzieri del Roan nelle vesti di polizia economico-finanziaria.

Scoperta di patrimoni nascosti.

Con l’operazione “Enchanted Garden”, conclusa nel settembre 2013, grazie alla ricognizione aerea, sono stati individuati e segnalati agli altri reparti del corpo competenti per territorio, oltre 160 immobili di pregio, sintomo di indici di capacità contributiva. Gli approfondimenti, in parte ancora in corso, hanno già permesso di rilevare gravi violazioni in materia di imposte dirette ed Iva, abusivismo edilizio e catasto. In provincia di Lecce sorgono 17 dei 161 immobili “censiti” in quell’operazione: in particolare destò impressione una villa su due piani, di oltre 700 metri quadrati, con piscina e campo da tennis annesso, accatastato come deposito di attrezzi agricoli.

Sul mare, attività simile è stata condotta con l’operazione “Sailing Money”, nel corso della quale è stata approfondita la posizione di oltre 250 soggetti, persone fisiche e società, intestatari di imbarcazioni di pregio, rilevando, in diversi casi, una chiara incongruenza tra il rddito degli intestatari ed il valore delle barche, dando seguito così ad  ulteriori approfondimenti per accertare le violazioni.

Ambiente e abusivismo: sigilli a 7 discariche.

Nel corso del 2013 sono state 97 le segnalazioni di violazioni alla normativa sull’ambiente. Sottoposte a sequestro 7 discariche abusive, un immobile e 1130 tonnellate di rifiuti di varia natura. Sul versante dell’abusivismo edilizio e demaniale sono stati apposti i sigilli su due immobili e sequestrati oltre 21mila metri quadrati di aree demaniali per irregolarità gravi o mancanza delle previste concessioni.  Individuati complessivamente 68 responsabili, di cui 21 denunciati all’autorità giudiziaria e gli altri segnalati per violazioni di carattere amministrativo.

Nell’ambito delle convenzioni stipulate con la Regione Puglia, il reparto operativo aeronavale Bari, collaborando con i tecnici dell’Arpa Puglia, ha svolto 324 missioni navali al fine di monitorare e reprimere le violazioni registrate in materia di immissioni inquinanti nei corpi idrici superficiali. In particolare, nel periodo estivo l’attività di monitoraggio è stata rivolta anche alle acque di balneazione.

Normativa sulla pesca: sequestrati prodotti per 22 tonnellate.

Sottoposti a sequestro oltre 22 tonnellate di prodotti ittici (pesce di varie specie, datteri, ricci di mare, mitili, crostacei), 135 attrezzi e strumenti vari da pesca, 7 imbarcazioni. Individuati 340 responsabili per le violazioni al codice della navigazione, alle leggi sulla pesca ed alla normativa igienico sanitaria. Di questi, 36 denunciati all’autorità giudiziaria. Nel corso delle attività sono state ben 972 le imbarcazioni controllate. Nello scenario delle frodi in danno al bilancio nazionale e comunitario (tutela della spesa pubblica), è stata rivolta particolare attenzione a quei soggetti beneficiari di fondi del Fondo europeo per la pesca, al fine di verificare il possesso dei requisiti ed il corretto utilizzo delle risorse.

Ordigni bellici: disinnescati 3 quintali di tritolo.

I sommozzatori delle fiamme gialle hanno rinvenuto 5 ordigni contenenti circa 3,5 quintali di tritolo. Tutti gli ordigni individuati sono stati, secondo precise procedure, fatti brillare dal nucleo Sdai della marina militare. Si tratta da una parte di un servizio di prevenzione e di sicurezza per la navigazione, per la pesca e per la tutela dell’ambiente marino, dall’altro di un’attività tipica della polizia giudiziaria finalizzata a ridurre il rischio che l’esplosivo contenuto negli ordigni bellici possa essere recuperato da malviventi e immesso nel circuito della criminalità. 

Soccorso in mare: salvate 11 persone.

Le unità aeronavali  del corpo, nell’ambito dei dispositivi di soccorso coordinati dalla capitaneria di porto, hanno eseguito nell’anno 22 interventi, nel corso dei quali sono state tratte in salvo 11 persone. Il nucleo sommozzatori è stato, tra l’altro, impiegato negli interventi di ricerca e soccorso in occasione dell’alluvione che ha colpito la zona di Ginosa lo scorso mese di ottobre.

Per il 2014 il comandante del Roan ha assicurato l’ampliamento del fronte di contrasto alle molteplici attività criminali con un rafforzamento della lotta agli illeciti di natura fiscale e l’approfondimento dei controlli in materia di spesa pubblica nazionale e comunitaria. 

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