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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Cavallino

Biomasse a Cavallino: due fronti divisi sul progetto

Dopo la conferenza dei servizi, tenutasi a Bari, sul progetto dell'impianto a biomasse di Cavallino, si fronteggiano due posizioni: quella dei favorevoli e quella dei contrari. Per ora tutto rimandato

CAVALLINO - Una conferenza dei servizi per il rilascio dell'autorizzazione unica per la costruzione e la gestione di un impianto di produzione di energia elettrica alimentato da biomassa nel territorio del comune di Cavallino: si è tenuta il 19 maggio presso la sede del Servizio Energia reti e infrastrutture materiali per lo sviluppo della Regione Puglia, con la partecipazione del comune di San Donato di Lecce, rappresentato dall'assessore all'Ambiente, Eliseo Aprille, dell'avvocato, Andrea Memmo, nominato dall'ente per la tutela delle proprie ragioni nel procedimento, nonché la società proponente Tg Energie Rinnovabili s.r.l., con sede a Ravenna; inoltre, vi hanno preso parte il Comune di Cavallino, il Comitato spontaneo di cittadini di Cavallino e San Donato, la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori e Cittadinanza Attiva.

Non si sono presentate altre autorità amministrative, competenti al rilascio di pareri, nulla osta o intese necessari, ai fini del rilascio dell'autorizzazione unica e pure regolarmente convocate dal dirigente della Regione: alcune di esse hanno fatto pervenire pareri e osservazioni scritte. La conferenza ha visto la costituzione di due fronti contrapposti, uno contrario alla realizzazione dell'impianto, costituito dal Comune di San Donato, il cui abitato dista appena 700 m dal luogo in cui l'impianto dovrà essere insediato, dal Comitato Spontaneo di residenti nei Comuni di Cavallino e San Donato e dall'Associazione Cittadinanza Attiva, seriamente preoccupati degli effetti nocivi per l'ambiente e la salute umana che un simile impianto produce, nonché dalla L.i.l.t. (Lega italiana lotta tumori) da sempre attiva, oltre che nella ricerca, anche nella prevenzione dell'insorgere delle malattie tumorali e, nel caso di specie, fortemente convinta che l'immissione di polveri sottili nell'aria che l'impianto determina possa costituire un altissimo rischio per la popolazione circostante.

Un secondo fronte favorevole è costituito dalla società proponente che, unitamente ad imprenditori locali operanti nel settore dei rifiuti e della produzione di c.d.r., è interessata a realizzare gli enormi profitti che la produzione di energia da fonti rinnovabili permette per via delle tariffe incentivanti, nonché il Comune di Cavallino, che ha sottoscritto con la Tg Energie una convenzione in forza della quale l'ente riceverà dalla società la realizzazione di opere pubbliche, per un valore complessivo di 3milioni di euro, nonché il pagamento di 600mila euro all' anno per la durata di quindici anni. Sia il Comune di Cavallino che la Tg Energie si sono opposti affinché il Comune di San Donato e le Associazioni portatrici di interessi diffusi alla tutela dell'ambiente e della salute umana, nonostante formalmente invitati, partecipassero alla conferenza di servizi.

Il responsabile del procedimento ha respinto questa opposizione, applicando correttamente la legge che consente la partecipazione di tutti i soggetti portatori di interessi coinvolti dalle decisioni amministrative. La conferenza è stata rinviata in attesa del rilascio dei pareri dell'Asl di Lecce e dell'Arpa, che, come rilevato in una nota inviata dal Settore Ambiente della Provincia di Lecce, non si sono ancora espresse nell'ambito del procedimento per il rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale attualmente ancora pendente innanzi alla Provincia.

E' necessario, quindi, che al più presto la Provincia di Lecce, acquisti i necessari pareri tecnici mancanti, esprima le proprie determinazioni sull'autorizzazione integrata ambientale all'impianto, poiché è in quella sede che si valuteranno le emissioni prodotte nell'aria, nell'acqua e nel suolo e si prendono le decisioni idonee ad evitare o a ridurre qualsiasi forma di inquinamento. La parola ora passa al Dirigente del Settore Ambiente della Provincia di Lecce, che dovrà intervenire prima della conclusione del procedimento per il rilascio dell'autorizzazione unica fissata, per effetto di un ricorso al Tar da parte della società proponente, per il prossimo 8 giugno.

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