Bloccato e poi bendato: rapinato un imprenditore
Immobilizzato e rapinato dei soldi custoditi nelle tasche. Un bottino cospicuo, circa 3mila e 500 euro ai danni dell'imprenditore Giorgio Giudice, 63enne di Matino. La rapina nella zonda industriale
Immobilizzato e rapinato dei soldi custoditi nelle tasche. Un bottino cospicuo, circa 3mila e 500 euro ai danni dell'imprenditore Giorgio Giudice, 63enne di Matino, uno dei soci della fabbrica "4 per 4", un imponente opificio che si estende lungo la via principale della zona industriale di Matino, ditta che produce metalli. E proprio lì nello spiazzo della struttura, l'uomo, intorno alle 20,30 di ieri, è stato avvicinato da tre rapinatori, sbucati dall'ombra e sorprendendo così l'uomo alle spalle.
Lo hanno immobilizzato, poi gli hanno bendato gli occhi perché non vedesse i suoi aggressori, anche se già con il volto coperto da passamontagna. Con tutta probabilità i banditi sapevano che l'imprenditore avrebbe potuto con sé del denaro. Infatti, hanno allungato le mani nelle tasche raggranellando circa 3 mila e 500 euro, soldi che l'imprenditore aveva con sé e che erano destinati a pagare i fornitori, non coperti da assicurazione.
I malviventi che hanno tradito un intercalare locale, non erano armati e dopo aver arraffato il bottino, come agili atleti hanno scavalcato il muro di cinta alto circa tre metri, disperdendosi tra le campagne circostanti. L'imprenditore, superato lo spavento, ha immediatamente allertato i carabinieri del Norm di Casarano.
Lo hanno immobilizzato, poi gli hanno bendato gli occhi perché non vedesse i suoi aggressori, anche se già con il volto coperto da passamontagna. Con tutta probabilità i banditi sapevano che l'imprenditore avrebbe potuto con sé del denaro. Infatti, hanno allungato le mani nelle tasche raggranellando circa 3 mila e 500 euro, soldi che l'imprenditore aveva con sé e che erano destinati a pagare i fornitori, non coperti da assicurazione.
I malviventi che hanno tradito un intercalare locale, non erano armati e dopo aver arraffato il bottino, come agili atleti hanno scavalcato il muro di cinta alto circa tre metri, disperdendosi tra le campagne circostanti. L'imprenditore, superato lo spavento, ha immediatamente allertato i carabinieri del Norm di Casarano.