Bollette "pazze" dell'Acquedotto: 64 famiglie incontrano legali e politici
I condomini Iacp di viale della Repubblica alle prese con bollette salate recapitate a casa dall'Acquedotto pugliese. Questa sera l'incontro nella sede della IV Circoscrizione del quartiere Rudiae- Ferrovia
LECCE – Sessantaquattro famiglie dei condomini Iacp di viale della Repubblica alle prese con bollette “pazze” che si sono viste recapitare a casa dall’Acquedotto pugliese. Tant’è che questa sera si è tenuta presso la sede della IV Circoscrizione Rudiae- Ferrovia una conferenza stampa di denuncia dove le le famiglie hanno incontrato Giovanni Castoro, avvocato, Antonio Rotundo consigliere comunale del Pdi il vice presidente del consiglio regionale Antonio Maniglio e il legale Saracino dell’Associazione dei consumatori.
“L’intera vicenda – ha detto Castoro - ha del grottesco, se si tiene conto che i residenti inquilini chiedevano da anni allo Iacp di intervenire sulla rete fognante e sulla rete idrica e anche, se in ritardo, sono state effettuate una lunga serie di riparazioni su impianti obsoleti e mal funzionanti con enorme dispendio di acqua che andava perduta e certamente: questa è una delle cause che pesa notevolmente sulle bollette recapitate e che si contestano”.
“Inoltre dei 64 appartamenti più della metà dei contatori di sottrazione – ha aggiunto - sono risultati negli anni 2005-2006-2007 non funzionanti né tantomeno l’incaricato dallo Iacp si è recato presso gli alloggi per effettuare la lettura degli stessi . Oggi si chiede di pagare quegli anni basandosi sulla mancanza di una lettura certa che è senz’altro da addebitare allo Iacp e oggi al fiduciario e non certo a quei cittadini che da sempre pronti a corrispondere quanto dovuto se però ciò viene chiesto in maniera chiara e inequivocabile”.
Assenza ingiustificata del fiduciario (amministratore dello Iacp), nonostante sarebbe stato invitato in varie di assemblee da parte dei condomini. “La mancanza di un dialogo chiaro e chiarificatore con lo Iacp e con il fiduciario – ha inoltre detto il legale - porta i cittadini ad alzare la voce e a dire che così non si può andare avanti.Un amministratore che dà la netta sensazione che sia più con l’Ente che lo ha voluto ad amministrare i condomini che con gli stessi lamentano mancanza di chiarezza e poca attenzione per la risoluzione dei problemi”.