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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Rudiae

Bollette "pazze" dell'Acquedotto: 64 famiglie incontrano legali e politici

I condomini Iacp di viale della Repubblica alle prese con bollette salate recapitate a casa dall'Acquedotto pugliese. Questa sera l'incontro nella sede della IV Circoscrizione del quartiere Rudiae- Ferrovia

LECCE – Sessantaquattro famiglie dei condomini Iacp di viale della Repubblica alle prese con bollette “pazze” che si sono viste recapitare a casa dall’Acquedotto pugliese. Tant’è che questa sera si è tenuta presso la sede della IV Circoscrizione Rudiae- Ferrovia una conferenza stampa di denuncia dove le le famiglie hanno incontrato Giovanni Castoro, avvocato, Antonio Rotundo consigliere comunale del Pdi il vice presidente del consiglio regionale Antonio Maniglio e il legale Saracino dell’Associazione dei consumatori.

“L’intera vicenda – ha detto Castoro - ha del grottesco, se si tiene conto che i residenti  inquilini chiedevano da anni allo Iacp di intervenire sulla rete fognante e sulla rete idrica e anche, se in ritardo, sono state effettuate una lunga serie di riparazioni su impianti obsoleti e mal funzionanti  con enorme dispendio di acqua che andava perduta e certamente:  questa è una delle cause che pesa notevolmente sulle bollette recapitate e che si contestano”.

“Inoltre dei 64 appartamenti  più della metà dei contatori  di sottrazione – ha aggiunto - sono risultati  negli anni 2005-2006-2007 non funzionanti  né tantomeno  l’incaricato dallo Iacp si è recato presso gli alloggi per effettuare la lettura degli stessi  . Oggi si chiede di pagare quegli anni basandosi sulla mancanza di una lettura certa che è senz’altro da addebitare allo Iacp e oggi al fiduciario e non certo a quei cittadini che da sempre pronti  a corrispondere quanto dovuto se però ciò  viene chiesto in maniera chiara e inequivocabile”.

Assenza ingiustificata  del fiduciario (amministratore dello Iacp), nonostante sarebbe stato invitato in  varie di assemblee da parte dei condomini. “La mancanza di  un dialogo chiaro e chiarificatore con lo Iacp e con il fiduciario – ha inoltre detto il legale - porta i cittadini ad alzare la voce e a dire che così non si può andare avanti.Un amministratore che dà la netta sensazione che sia  più con l’Ente che lo ha voluto ad amministrare i condomini  che con gli stessi lamentano mancanza di chiarezza e poca attenzione per la risoluzione dei problemi”.

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