rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Via Adriatica

Boato nella notte. Assalto al bancomat, sventrato l'ingresso della filiale

Intorno alle 4.30 un'esplosione innescata da un ordigno ha mandato in frantumi la vetrata della filiale di Bancapulia di via Adriatica. Ingenti i danni anche all'ufficio interno. La banda, che ha usato un Cayenne anche come "ariete" è però fuggita a mani vuote. Sul caso indaga la polizia

LECCE – Erano circa le 4,30 del mattino quando il boato ha squarciato il velo di una notte che i residenti del rione Santa Rosa non dimenticheranno facilmente. Neanche il tempo di fare mente locale sui colpi di pistola esplosi poche ore prima fra le vie Ofanto e Volturno, nel cuore del quartiere leccese, ed ecco a poche centinata di metri di distanza, in via Adriatica, quella potente esplosione.

E' stato un ragazzo in attesa di un pullman, nel parcheggio dell'ex Foro Boario, a chiamare per primo il 113. Dopo aver udito lo scoppio, ha visto passare a forte velocità un Suv scuro. Una Porsche Cayenne, per la precisione, come avrebbe di lì a poco spiegato ai poliziotti. Il potente veicolo sarebbe sfrecciato verso la superstrada per Brindisi.

Notevole il danno. Un bancomat della filiale Bancapulia del Gruppo Veneto è stato sventrato. La deflagrazione è stata così forte da mandare in frantumi l'intera vetrata accanto all’ingresso. L'onda d'urto ha devastato anche l'ufficio retrostante. 

Oltre agli agenti delle volanti di polizia, sul posto si sono diretti i carabinieri del nucleo radiomobile e le guardie giurate dell'istituto Sveviapol. I rilievi effettuati al sorgere del sole dagli uomini della scientifica hanno accertato cos’abbia provocato il tremendo boato, udito con nitidezza in tutta la zona: non la solita tecnica del gas nella fessura, ma un più classico ordigno rudimentale di media potenza. Solo il primo passo, in realtà, perché per completare il lavoro i malviventi hanno deciso di lanciare il Cayenne a tutta birra contro la vetrata, scavalcando il cordolo del marciapiede, che pure è piuttosto alto. 

Un'esplosione devastante in via Adriatica

Un assalto audace, con botto e "ariete", che non ha però fruttato bottino. I malviventi si sono allontanati con una cassa vuota. Non si sono registrati danni ad altri edifici nelle vicinanze, né a veicoli. A farne le spese è stata soltanto una colonnina dell'Enel davanti alla vetrata. Una fortuna, perché, pur essendo estrema periferia, quell'area di Lecce, ai margini della superstrada per Brindisi, è trafficata anche di notte, considerata la presenza sia del già citato parcheggio, sia dell'hotel Tiziano.

La filiale bancaria, che questa mattina è rimasta chiusa al pubblico e presso la quale sono state all'opera squadre di operai per riparare i danni, è ovviamente dotata di un sistema di videosorveglianza. Le immagini non sono però particolarmente nitide. E quindi potrebbero tornare utili alle indagini degli uomini della questura anche le registrazioni di altre attività commerciali presenti in zona.

Non si esclude che la banda possa essere composta dagli stessi uomini che poco più di una settimana addietro hanno cercato, anche in quel caso invano, di sottrarre denaro dall'ufficio postale di Galugnano, frazione di San Donato di Lecce. Anche in quell'occasione, infatti, è stato impiegato un Suv. Di certo, nel caso di oggi ad agire non sarebbero state meno di tre persone.

Due sono sono quelle immortalate dalle videocamere, al momento dell'ingresso nella banca. Ma è chiaro che il veicolo era condotto da un terzo complice. La fuga in direzione di Brindisi, la più ovvia. Da via Adriatica hanno raggiunto agevolmente la superstrada, circumnavigando l'ex Foro Boario e poi la rotatoria. Masticando amaro per il buco nell'acqua e forse già iniziando a studiare zona e luogo del prossimo assalto, prima di essere inghiottiti nella notte, scomparendo come fantasmi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Boato nella notte. Assalto al bancomat, sventrato l'ingresso della filiale

LeccePrima è in caricamento