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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Racale

Bombola di gas contro l’auto della moglie: condannato a tre anni e 5 mesi

Arriva il verdetto nei riguardi del 48enne di Racale arrestato nel gennaio del 2021 per maltrattamenti, lesioni e danneggiamenti. I giudici hanno riconosciuto il vizio parziale di mente

RACALE - Lanciò una bombola di gas dal primo piano della palazzina in cui viveva contro l’autovettura della moglie che si trovava a pochi metri di distanza dal mezzo con i figlioletti. Per questa vicenda, l’uomo, un 48enne di Racale (di cui omettiamo le generalità per tutelare la privacy delle vittime) finì nel carcere di “Borgo San Nicola” e dopo un mese fu trasferito in una Crap (Comunità riabilitativa assistenziale psichiatrica), dove è tutt’ora recluso. E proprio in ragione del vizio parziale di mente, riconosciuto nel dibattimento, che la seconda sezione penale del tribunale di Lecce, presieduta dal giudice Pietro Baffa, ieri gli ha inflitto una pena più “leve”: tre anni e cinque mesi.

I reati contestati all’imputato erano di maltrattamenti, lesioni e danneggiamento, per i quali il pubblico ministero Massimiliano Carducci (titolare dell’inchiesta) aveva invocato la pena di quattro anni.

Il dispositivo ha imposto anche il risarcimento del danno, in separata sede, alla ex coniuge che era parte civile nel processo.

In seguito all’arresto eseguito in flagranza nel gennaio del 2021 dai carabinieri della stazione di Racale, sarebbe emerso che la donna sarebbe stata vessata in più circostanze anche alla presenza dei figli minorenni.

Durante il dibattimento, la difesa è riuscita a dimostrare che, al momento del lancio della bombola, i familiari non si trovavano nella vettura, così come ipotizzato all'inizio delle indagini, ma nei pressi di questa.

Non appena saranno depositate le motivazioni, sarà valutato il ricorso in Appello.

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