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Cronaca Neviano

"Bonus fedeltà", ma è una truffa via mail. E gli prosciugano il conto

Per fortuna il 52enne frodato aveva solo 245 euro, su quel conto in posta, perché ha incautamente lasciato i dati della carta di credito, abboccando ad un messaggio di posta elettronico. L'autore è un ecuadoregno residente a Roma

 

NEVIANO – Mai aprire mail a dir poco equivoche, che sembrano arrivare da istituti di credito o uffici postali, ma che, in realtà, sono specchietti per allodole escogitati da cracker più o meno provetti. Mai, soprattutto, cedere alla tentazione di inserire dati sensibili, facendosi ammaliare da fantomatici “bonus fedeltà” o da altri seducenti premi. Nonostante si tratti di poche e rinomate regole di base, che dovrebbero essere alla portata di tutti, anche di chi informatica ne mastica poca, purtroppo c’è sempre qualcuno che casca nel tranello. E’ così che un salentino s’è visto prosciugare il conto. E meno male che aveva depositato poche centinaia di euro.

Il web è disseminato di trappole virtuali che celano insidie reali, e un 52enne di Neviano è rimasto imbrigliato in una di queste agli inizi del giugno scorso, vendendosi spillare 245 euro, finiti dritti sul conto di un ecuadoregno che abita a Roma. Di buono c’è che i carabinieri della compagnia di Gallipoli, raccolta la denuncia della vittima, sono riusciti, non senza difficoltà, a risalire all’autore materiale della frode (basti pensare che i fatti si sono consumati il 2 giugno del 2011). Il latinoamericano identificato, A.G.D., ha 46 anni, e vecchi deferimenti all’autorità giudiziaria per episodi analoghi. Una vecchia volpe del web, insomma.  

Tutto è nato quando, quel giorno d’inizio estate, il 52enne nevianese s’è accorto di una mail in arrivo nella sua casella di posta elettronica, proveniente da un indirizzo specifico, con l’indicazione “postepay.it”. Un utente pratico sa perfettamente che dietro a simili avvisi c’è, di solito, un impostore in agguato. Gli indicatori sono tanti. Ad esempio, a volte le frasi sono scritte in un italiano traballante e la pagina verso cui si reindirizza l’utente ha un’Url decisamente sospetta, che niente ha a che vedere con l’istituto da cui si supporrebbe che fosse partita la mail.

Tant’è. Quando l’uomo ha aperto la mail, ha cliccato sul collegamento ipertestuale che lo invitava a visitare la pagina. Per lui era pronto un bel premio. Il passo successivo, l’errore fatale: il 52enne, senza star lì a pensarci più di tanto, ha inserito i dati della propria carta di credito. E quando s’è reso conto dell’impossibilità di accedere al sito di Postepay, senza alcuna preoccupazione, ha abbandonato la connessione Internet, spegnendo il computer.

Dopo alcuni giorni, però, facendo un controllo sull’estratto conto, presso un ufficio postale, ha rilevato quello che si chiama un vero e proprio prosciugamento. Per fortuna, non una cifra grossa: su quel conto c’erano solo 245 euro. Immaginarsi, però, se l’uomo avesse avuto disponibilità di migliaia di euro: l’ecuadoregno avrebbe fatto festa per mesi.

Il 52enne, probabilmente, solo in quel momento ha avuto l’esatta percezione di essere rimasto vittima di un raggiro, collegando l’ammanco con l’e-mail di qualche giorno prima. E’ così che è scattata la denuncia presso la caserma dei carabinieri e che, tramite indagini, partendo, fra le altre cose, dall’indirizzo Ip, i militari sono riusciti a risalire al pirata informatico ecuadoregno.

Il lato originale di tutto è che si tratta del secondo caso simile, nella stessa Neviano, in pochi mesi. Il 13 febbraio scorso, un 50enne romano è stato denunciato per aver ingannato un 65enne del comune salentino. In quel caso, la frode era stata da 650 euro.   

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