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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Centro / Via Vittorio Emanuele II

Borse e scarpe, salami e pannelli fotovoltaici: ai ladri fa gola di tutto

Per i furti nel negozio "South" le videocamere immortalano il 18enne nigeriano già denunciato per "Gusto Liberrima". A Monteroni rubati salumi nel mercato. E a Specchia tentativo d'intrusione in un campo

LECCE – Borsette di pelle, calzature, accessori. Ma anche salumi e gli immancabili pannelli fotovoltaici. Ai ladri fa gola davvero di tutto. Non c’è oggetto, bene, persino alimento che non rischi di finire nel mirino di qualche malintenzionato. A conoscere le vie giuste per piazzare la merce, si sa, si può racimolare a volte anche qualche gruzzoletto interessante. Con buona pace di commercianti e imprenditori, costretti a vedersela ogni giorno che passa con una microcriminalità che anche quando non riesca a mettere a segno i colpi, comunque provoca spesso costosi danni.

Due furti allo stesso negozio: denunciato

Una vicenda particolare arriva dal capoluogo. Nel centro storico, nelle ultime settimane, s’è registrato un picco di episodi di microcriminalità che hanno portato sconcerto e danneggiamenti. E, almeno in alcuni di questi episodi, sembra che ci sia dietro la mano sempre dello stesso soggetto, un ragazzo nigeriano, 18 anni appena computi. C’è voluto il tempo necessario per analizzare tutte le videocamere di sorveglianza, ma alla fine il conto è arrivato. Anche piuttosto salato.

Già incriminato ai primi del mese in corso per aver sfondato a sassate la vetrata del negozio “Gusto Liberrima”, sul lato di via Vittorio Emanuele II (l’ingresso è in Corte dei Cicala), molto probabilmente con l’intenzione di compiere un furto, gli agenti delle volanti di polizia già intervenuti in quell’occasione, l’hanno riconosciuto tramite le immagini del sistema di videosorveglianza come autore di altri due colpi.

6f6a83c7edd0e991f0606b79115eb42f-3Si tratta di quelli avvenuti fra il 24 e il 27 dicembre, sempre nello negozio d’abbigliamento, “South Salento”, di via Vittorio Emanuele II. Da lì, in due riprese, erano sparite scarpe da donna e borsette. Tutta merce, però, che purtroppo non è stata ritrovata. Si può facilmente ipotizzare che il giovane l’abbia già immessa nel circuito della ricettazione o che l’abbia ben nascosta, in attesa di piazzarla. Di certo, per lui  è scattata un’altra denuncia a piede libero. Risponde di furto aggravato e continuato.

In tutto questo, resta ancora da capire chi sia l’autore di ben tre scippi avvenuti la sera del 15 gennaio, sempre nel centro storico, e pressappoco nella stessa zona. In questo caso, fra la chiesa di Sant’Irene e via Idomeneo. Una situazione che ha comportato anche il ferimento, per fortuna non grave, di una delle tre donne assalite. Sul caso stanno lavorando i carabinieri e non è detto che a breve non possa arrivare qualche sorpresa.  

Al mercato i salumi vanno "a ruba"

Ma, intanto, per l’autore di una serie di furti riconosciuto, altri ne avvengono un po’ ovunque e ancora non si conosce l’identità degli autori. Per esempio, una spiacevole sorpresa è capitata questa mattina, al momento dell’apertura, al titolare di un banco di salumi del mercato coperto di Monteroni di Lecce, in via Vetta d’Italia. Il commerciante ha scoperto che nella notte qualcuno si è introdotto nello stabile, portando via salumi vari, senza scordarsi di “ritirare” dalla cassa una cinquantina di euro rimasti. Il danno totale è da quantificare con precisione. Sul posto per i rilievi si sono recati i carabinieri della stazione locale.

Campi fotovoltaici sempre nel mirino

IMG_7755-25-01-18-10-42-2Immancabile, poi, come quasi ogni giorno, è stato un tentativo di furto di pannelli fotovoltaici. O, meglio, in questo caso l’idea – dai riscontri sul posto - è che possa essersi trattato di un primo sopralluogo per tastare il polso della situazione. La vicenda risale alle 20,30 circa di ieri sera. La centrale operativa de “La Folgore” ha inviato una sua pattuglia in località “Curti Vecchi”, campagna intorno a Specchia. Era appena scattato l’allarme per cui si sospettava un tentativo d’intrusione.

Il vigilante arrivato sul posto ha riscontrato, in effetti, da un’ispezione esterna, che un punto della recinzione sul lato posteriore era stato tagliato e poi “ricucito” con filo di ferro. Dopo una serie di prove sul sistema d’allarme, peraltro, i tecnici hanno accertato un tentativo di manomissione. Probabilmente qualcuno ha provocato uno squarcio, poi ricomposto al meglio nella speranza che da lontano non si notasse nulla, forse per poi tornare più tardi, infilarsi nel campo e mettere a segno il furto vero e proprio.

E’ plausibile che i ladri fossero ancora nelle vicinanze, quando è arrivata la pattuglia e che, vedendo l’accurato sopralluogo, abbiano deciso di desistere, temendo successivi passaggi nel corso della notte.

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