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Cronaca

Botte e insulti ai ragazzini della Comunità “L’Aquilone”: condannato il direttore

E’ di sette anni e mezzo la pena inflitta a Bruno Dollorenzo, accusato di aver creato un clima di terrore nella struttura di Galatina

LECCE - Avrebbe dovuto prendersi cura di quei ragazzini ospiti della Comunità di recupero “L’Aquilone”, da lui gestita. E, invece, Bruno Dollorenzo, 49 anni, originario di Sogliano Cavour, non avrebbe esitato a usare le maniere dure con loro: botte, insulti e umiliazioni sarebbero stati all’ordine del giorno. Di questo rispondeva (maltrattamenti e violenza privata) il direttore della struttura con sede a Galatina nel processo che si è concluso ieri con la sua condanna a sette anni e mezzo di reclusione.

Il verdetto emesso dal giudice Sergio Tosi ha inoltre imposto all’imputato (assistito dall’avvocato Mario Coppola) l’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici, il pagamento di 35mila euro per due presunte vittime (parte civile con l’avvocato Paola Scialpi), di 7.500 euro ai Comuni di Galatone ed Aradeo, e di 4mila euro alla sezione di Lecce dell’Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie.

Più alta la richiesta di condanna, a dieci anni, formulata dal pubblico ministero Stefania Mininni, al termine della requisitoria, durante la quale il magistrato ha ripercorso i passaggi fondamentali dell’inchiesta da lei condotta relativa ad episodi avvenuti tra il 2009 e il 2012.

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