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Cronaca

Botte e insulti alla moglie e un "decalogo da seguire". Condannato ex militare

Un menage famigliare trasformato in un inferno fatto di violenze, maltrattamenti e vessazioni continue. Insulti, schiaffi, calci e pugni. Presunto protagonista di questa triste vicenda un 62enne (carabiniere in pensione), condannato in abbreviato a 16 mesi (pena sospesa) dal gup

LECCE – Un menage famigliare trasformato in un inferno fatto di violenze, maltrattamenti e vessazioni continue. Insulti, schiaffi, calci e pugni, tanto da costringere la moglie a ricorrere alle cure ospedaliere. Perfino una sorta di decalogo da seguire e rispettare, in cui “considerare il marito e i figli prima ancora della propria vita”.

Presunto protagonista di questa triste vicenda un 62enne (carabiniere in pensione), condannato in abbreviato a 16 mesi (pena sospesa) dal gup Antonia Martalò. Accolta solo in parte, dopo l’arringa difensiva del legale dell’imputato, l’avvocato Rocco Vincenti, la richiesta del pubblico ministero Antonio Negro, che aveva invocato una condanna a due anni (senza la sospensione della pena).

A dare avvio all’inchiesta la denuncia della donna, che si era rifugiata, dopo l’ennesima violenza, in un centro di accoglienza. La vittima si è poi costituita parte civile, avanzando una richiesta di risarcimento pari a 100mila euro. Il gup ha disposto di stabilire l’eventuale risarcimento in sede civile.

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