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Cronaca Gallipoli

Botte ed estorsioni all'ombra della permuta di auto: arrestato 36enne

Nicola Borrega, 36enne, avrebbe minacciato, usato violenza, estorto denaro e tentato di fare altrettanto in altre occasioni, ai danni di un commerciante. Tutto, dopo un affare riguardante le rispettive auto. L'uomo in carcere

 

GALLIPOLI – Dalla permuta delle auto, all’estorsione, passando dalle minacce e persino dalle botte. Non manca nulla, in questa vicenda, per la quale all’alba di oggi sono scattate le manette ai danni di Nicola Borrega, 36enne, gallipolino. Ad arrestarlo, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Gallipoli, al termine di un’indagine iniziata a fine gennaio, dando così esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Lecce, Giovanni Gallo, su richiesta del sostituto procuratore Francesca Miglietta.

Borrega, già noto, deve rispondere di concorso in estorsione e tentata estorsione. Le indagini, come detto, sono iniziate a fine gennaio quando, presso il comando di Gallipoli, s’è presentato un commerciante, in forte stato d’agitazione, per denunciare aggressioni e richieste indebite di denaro. E’ così emerso che, in passato, il commerciante e Borrega, avevano attuato una permuta delle loro auto, con l’aggiunta, per il primo, di 13mia e 500 euro, in considerazione della differenza di prezzo fra veicoli. Nel novembre del 2010, però, le cose avrebbero iniziato ad assumere una piega inattesa. Borrega – stando al racconto del commerciante - si sarebbe presentato presso il suo negozio, pretendo 300 euro, usando termini poco ortodossi, a suo dire necessari per riparare la vettura che aveva acquistato al momento della permuta.

Il commerciante avrebbe acconsentito, lì per lì, consegnando la cifra richiesta. Borrega, però, non si sarebbe limitato ad afferrare le banconote. Prima di uscire, avrebbe arraffato merce da alcuni scaffali, senza pagare. Trascorsi alcuni giorni, il commerciante avrebbe contattato Borrega, per proporgli la restituzione reciproca delle autovetture, senza pretendere gli oltre 13mila euro prima consegnati. Una proposta non apprezzata, tanto da ricevere, a suo dire, nuovi insulti e minacce. Si arriva così a gennaio del 2011, quando l’odierno indagato, recatosi ancora una volta presso l’attività commerciale, avrebbe avanzato un’ulteriore richiesta di denaro, nello specifico di 150 euro. Ricevendo, però questa volta, un fermo diniego.

BORREGA NICOLA-2Borrega, in seguito, per ben due volte, a bordo della propria auto e passando sempre davanti al negozio, avrebbe avanzato nuove richieste di denaro. Ma invano. La vicenda sarebbe proseguita, sino a settembre dello scorso anno, quando il 36enne avrebbe atteso il commerciante all’esterno di un locale, arrivando a picchiarlo duramente. Nonostante le lesioni riportate, per paura, l’uomo avrebbe evitato di sporgere denuncia.

Verso la fine di gennaio di quest’anno, però, Borrega avrebbe fermato nuovamente la presunta vittima, all’uscita di un altro negozio e, brandendo un bastone, l’avrebbe costretto a seguirlo in un vicolo. Qui, nuove intimidazioni, con la differenza che ci sarebbe stato un testimone, una persona che, avendo assistito alla scena, sarebbe intervenuta, riuscendo a far calmare e allontanare Borrega.

Questione di minuti, però, perché il 36enne sarebbe tornato alla carica dopo pochi minuti, e “scortato” da due persone (nella fattispecie, stranieri, anche se ancora non sono stati identificati), continuando a inveire e a proferire minacce. Ed è stato solo a quel a quel punto che il commerciante, vinto dal timore che la situazione potesse degenerare, s’è deciso a recarsi dai carabinieri per raccontare la sua storia. Questa mattina, infine, la svolta, con l’arresto. Borrega è stato condotto presso la casa circondariale di Lecce. 

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