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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Donna sotto choc: subisce tamponamento, era un piano per rapinarle l'auto

Una leccese di 38 anni condotta in ospedale in stato d'ansia dopo una sigolare vicenda: la sua Audi A3 urtata a Brindisi da un'altra della stessa marca condotta da due uomini. Scesi per verificare i danni, i malviventi sono fuggiti con entrambi i veicoli lasciandola a piedi sulla statale 7

BRINDISI – Lei, 38enne, leccese, è sotto choc. Il marito, una volta recatosi sul posto per tranquillizzarla, ha dovuto accompagnarla in ospedale, al “Perrino” di Brindisi, peraltro a breve distanza da dove tutto è avvenuto.

Un vero trauma quello subito dalla donna, intorno alle 20 di questa sera. La sua Audi A3, mentre era nel pieno della marcia, è stata tamponata da un’altra auto, sempre Audi, ma forse modello A6. I veicoli si sono subito accostati al margine destro della corsia, accanto al guard-rail. Lei è scesa per verificare gli eventuali danni al paraurti, e così hanno fatto gli occupanti dell’altro veicolo. Ma la loro era tutta una messinscena. L’obiettivo reale: sottrarle la vettura da sotto il naso e filare via, a razzo.

Non la classica rapina a volto coperto, né un normale furto. Non c’è stato bisogno di armi o di arnesi da scasso. I malviventi avevano un piano ben elaborato, realizzato per giunta con estrema lucidità lungo una delle arterie principali del brindisino, la strada statale 7 che collega il capoluogo messapico a Taranto e che si riallaccia alla via Appia attraverso una grande rotatoria. Un luogo dove il transito è perenne, di giorno come di notte.

E’ proprio qui, dunque, all’altezza di uno degli svincoli, ed esattamente quello per Lecce, che è avvenuto l’incidente. L’Audi A6, condotta da un uomo e con un passeggero sul sedile anteriore, ha toccato il veicolo della stessa marca automobilistica tedesca guidata dalla giovane donna leccese. Il fatto che si trovasse da sola li ha sicuramente agevolati e indotti ad agire con particolare determinazione.

In quel tratto, peraltro, bisogna necessariamente muoversi a velocità ridotta. A dimostrazione di quanto fosse ben studiato lo stratagemma, per ottenere il massimo con il minimo danno possibile a persone e alla stessa autovettura da derubare.

Le due Audi, dunque, si sono subito fermate e gli occupanti sono scesi. Tutti hanno iniziato a osservare nel punto in cui è avvenuto il contatto, salvo, all’improvviso, registrare gli occhi della donna i movimenti repentini dei due sconosciuti: con un balzo, uno s’è infilato all’interno della prima auto (le chiavi erano rimaste inserite nel quadro), l’altro s’è accomodato nella seconda, ed entrambi sono sgattaiolati via, lasciando la vittima attonita in mezzo alla statale.

Fermatasi ad una piazzola di sosta per evitare anche la beffa finale, l’investimento nel buio della sera da parte di qualche altra vettura in transito, la donna ha iniziato a chiedere aiuto. Sul posto è subito intervenuta una volante di polizia della questura brindisina.

Gli agenti hanno annotato tutti i dettagli che la 38enne è riuscita a ricordare, nel comprensibile stato d’agitazione del momento, ed avviato le ricerche. Al momento, però, senza esito. Impossibile stabilire in quale punto le due Audi abbiano svoltato, dopo aver imboccato la direzione di Lecce. Nel frattempo, il marito della malcapitata l’ha condotta in ospedale.

Il fatto che i malviventi guidassero un’Audi (presumibilmente a sua volta rubata) e che abbiano scelto proprio un tipo di veicolo simile, non sembra casuale. E’ possibile che stiano allestendo qualche colpo di un certo tipo: un furto con spaccata o una grossa rapina. Veicoli di questo tipo, con carrozzerie solide e potenti motori, vengono spesso scelti proprio perché affidabili sia per sfondare vetrate, sia per tentare di seminare ad alta velocità eventuali pattuglie di forze dell’ordine o guardie giurate.    

Quale fosse lo scopo, ad ogni modo, l'auto rapinata è stata ritrovata posteggiata alle prime luci dell'alba nella zona industriale di Modugno. Dei malviventi, nessuna traccia. 

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