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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Business dell'oro rosso, tre furti di rame in poche ore

A San Cesario di Lecce, tentato il furto di 30 metri di cavi dal depuratore accanto al campo sportivo. A Scorrano, scardinata cabina elettrica. A Racale, denunciato operaio del Comune di Alliste

LECCE - Ladri di rame scatenati. Letteralmente scatenati. La caccia all'oro rosso è ormai diventata l'ultima frontiera del furto, probabilmente segnale di tempi di crisi economica, che spinge molti, anche incensurati, persino a rischiare anche la vita, pur di sradicare qualche cavo. E mettendo qualche volta al tappeto intere zone, con black-out di energia elettrica o interruzione momentanea di altri importanti servizi.

Il maxi-furto del depuratore di Aqp, con danni per 50mila euro e intere cittadine rimaste a secco per un giorno, a Corigliano d'Otranto, rimarrà negli annali (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=27670), certo. Ma, al di là di questo caso limite, si registra una frequenza quasi esasperante di vicende legate al rame. Ieri, a San Cesario di Lecce, nella zona di via Tevere, i carabinieri sono dovuti intervenire presso il depuratore che sorge accanto al campo sportivo.

Qui, i soliti ignoti, dopo aver scardinato il cancello d'ingresso, hanno tentato di rubare circa 30 metri di cavi. Averli tranciati non ha fatto altro che provocare un disagio, per fortuna solo temporaneo, in tutta la zona. I militari, nel corso del sopralluogo, nelle vicinanze hanno trovato anche un furgone Fiat Fiorino. Era stato rubato il 21 maggio scorso. I ladri l'hanno abbandonato, fuggendo evidentemente con qualche altro mezzo.

Altro esempio, a Scorrano, in contrada "Silva". Qui, nella notte fra il 22 ed il 23 maggio, qualcuno, dopo aver forzato la porta di una cabina elettrica, ha portato via un trasformatore di tensione costituito da tre avvolgimenti in rame. E un altro episodio riguarda Racale, dove un presunto responsabile è stato identificato dai carabinieri della stazione locale, che hanno denunciato a piede libero, per ricettazione, appropriazione indebita e truffa, un 52enne, impiegato dell'Ufficio tecnico del Comune di Alliste, con mansioni di operaio.

Secondo le ricostruzioni, l'uomo, dopo aver timbrato il cartellino d'ingresso al lavoro al Comune, sarebbe poi uscito, salvo essere bloccato per un controllo in zona di Racale, comune limitrofo, alla guida del proprio motoape, con un consistente carico di materiale in rame, cavi elettrici e della pubblica illuminazione, di proprietà del Comune di Alliste, sottratto dal deposito comunale. Un luogo al quale l'operaio aveva libero accesso, proprio in virtù delle sue mansioni. Il materiale è stato restituito nella disponibilità del Comune, mentre l'automezzo è stato sottoposto a sequestro.

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