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Cronaca Veglie

A caccia di lepri, ma a stagione chiusa e con fucile clandestino: in due nei guai

Cosimo Pelli, 43enne di Veglie, e ed Ernesto Verdesca, 44enne di Copertino sono stati bloccati dai carabinieri di San Donaci, nel brindisino. Il fucile calibro 12 impiegato aveva la matricola abrasa e la selvaggina era stata abbattua in numero superiore al consentito e per giunta in periodo di divie

SAN DONACI (Brindisi) – Finire in carcere per una battuta di caccia. E’ possibile, se per questa battuta si collezioni una sfilza di reati: detenzione di armi clandestine, detenzione illegale di armi, ricettazione e uccisione di selvaggina in numero superiore al consentito ed in periodi in cui è vietata la cacciagione.

E’ la disavventura capitata a due salentini, Cosimo Pelli, 43enne di Veglie, e ed Ernesto Verdesca, 44enne di Copertino, che sono stati fermati per un controllo nella tarda serata di ieri dai carabinieri della stazione di San Donaci, comune in provincia di Brindisi, al confine territoriale con il leccese, mentre procedevano in via Mesagne a bordo di un pick-up.

PELLI Cosimo-2I militari erano in zona per normali controlli del territorio. Quando hanno visto quell’auto e adocchiato i volti, non riconoscendoli come quelli di persone del posto, hanno deciso di svolgere un controllo. E già quando si sono avvicinati al pick-up, i militari si sono allarmati: i due avevano addosso evidenti macchie di sangue. Nessun omicidio, chiaramente. Piuttosto, una mattanza di lepri.  Undici quelle a bordo, abbattute in precedenza in una riserva. E in un periodo in cui la caccia è chiusa.

VERDESCA Ernesto-2Ma c’è di più. I due avevano un fucile da caccia automatico calibro 12, monocanna, con matricola abrasa. Davvero singolare la battuta di caccia con un’arma clandestina, che era nascosta sotto il sedile posteriore. in più, i carabinieri hanno sequestrato undici cartucce calibro 12, un coltello da macellaio e la selvaggina. Sotto sequestro è finito anche il veicolo, affidato in custodia giudiziale a una ditta autorizzata. I due salentini, dopo essere stato condotti in caserma, sono stati dichiarati in arresto e destinati al carcere di Brindisi, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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