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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Cambia la raccolta rifiuti, entro tre mesi nuovo bando

Il nuovo servizio comporterà una "rivoluzione" per tutti: dalle aziende ai cittadini, passando dagli operatori che verranno fidelizzati. Obiettivo: differenziata al 60 per cento entro un anno

LECCE - La commissione Ambiente si è trasferita in via eccezionale nella sala consiliare di Palazzo Carafa per la presentazione del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti a Lecce. Dopo il confronto con le organizzazioni sindacali e con Confindustria, per eventuali modifiche, il progetto diventerà definitivo e il potrà essere pubblicato il bando per l'affidamento. Entro l'estate, ha auspicato l'assessore al ramo, Gianni Garrisi.

Quale sarà l'importo di gara ancora non è dato saperlo perché l'amministrazione aspetta di conoscere l'ammontare complessivo dei finanziamenti regionali: in virtù di un protocollo d'intesa già firmato - e che riguarda una parte del progetto - c'è già a disposizione un milione di euro. Somma che potrebbe triplicare la settimana prossima, quando a Bari è attesa la firma su altri accordi per i quali non ci dovrebbero essere sorprese, essendoci le relative delibere di giunta o determine dirigenziali. "Sono tutti fondi per spese di investimento e non di gestione", ha precisato Garrisi. Quello che però l'assessore ha potuto anticipare è la durata dell'affidamento che dovrebbe corrispondere al minimo previsto per legge, cioè nove anni.

Alla presentazione di quella che è tecnicamente la prima versione del progetto hanno partecipato il dirigente responsabile dell'ufficio Ambiente, Fernando Bonocore, e i consulenti Paolo Suppressa e Salvatore Genova, di Esper (Ente di studio per la pianificazione ecosostenibile dei rifiuti). Il primo ha illustrato le modifiche che ci saranno nella pianificazione dello spazzamento, il secondo quelle relative al "porta a porta".

Fidelizzazione degli operatori, minori carichi di lavoro, controllo da parte dei cittadini

La redazione del nuovo piano è stata preceduta da un censimento per il quale il Comune si è avvalso anche della Protezione civile per valutare le modificazioni subite dal tessuto urbano esistente e l'ampliamento del perimetro cittadino alle zone di nuova urbanizzazione. Un ruolo fondamentale lo avrà il netturbino responsabile della zona assegnatagli che riceverà anche una sorta di controllo da parte dei residenti perché il Comune, una volta approvato il bando, pubblicherà la planimetria delle varie ripartizioni e la frequenza delle operazioni di spazzatura: si passerà dal passaggio giornaliero per le aree a maggiore densità abitativa (centro storico e zona commerciale), con "ripasso" sulle vie principali, alla spazzatura programmata una o due volte alla settimana nelle zone più periferiche.

Rispetto ad oggi saranno ridimensionate le zone di competenza e ridotti i carichi di lavoro per garantire maggiore efficienza. Non mancheranno gli "aggiornamenti" tecnologici: per coloro che lavorano nel centro storico e che si muovono sui mezzi piccoli, ad esempio, verranno acquistati degli zainetti per l'aspirazione. "Puntiamo a frequenze realistiche - ha precisato l'ingegnere Suppressa - per non generare false aspettative nei cittadini e nello stesso tempo responsabilizzare le aziende".

Previsione di spesa di 18,5 milioni di euro per arrivare al 60 per cento di differenziata entro un anno

La parte del leone, nel nuovo servizio di raccolta, la farà la raccolta porta a porta, che attualmente esiste in via sperimentale a San Pio e nel centro storico, ma solo per la frazione secca. Si procederà per lotti - ha garantito Salvatore Genova - fino ad arrivare alla copertura di tutta la città. Con l'obiettivo, entro un anno, di arrivare al 60 per cento di raccolta differenziata. I contenitori che saranno affidati all'utenza saranno dotati di un contatore per i versamenti e potranno essere messi uno sull'altro per occupare meno spazio. Gli operatori li svuoteranno con frequenze diverse a seconda del tipo di rifiuto e i mezzi saranno dotati di Gps per la loro localizzazione.

Quanto ai costi, grazie ai finanziamenti regionali - ha detto Genova - il tetto di spesa annuale dovrebbe essere addirittura leggermente ridotto, attestandosi sui 18 milioni e mezzo di euro, iva inclusa. Fondamentale la collaborazione dei cittadini che dovranno essere debitamente informati. Per questo motivo una parte del budget a disposizione verrà destinata alla campagna di comunicazione.

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