Rubano il gasolio dei mezzi della Monteco, nei guai due fratelli: uno è dipendente
Denunciati un 21enne e un 25enne di Campi Salentina. Spariti 1.300 litri di carburante. Usavano le carte di credito aziendali
SALICE SALENTINO – Denunciati per furto in concorso e riciclaggio, uno di loro prossimo al licenziamento ed entrambi a rischio di dover affrontare un processo, con tanto di risarcimento danni. È il destino capitato a due fratelli di Campi Salentina, V.G. e V.L., rispettivamente di 25 e 21 anni, uno dei quali - il primo, operaio - si è giocato il lavoro per aver provato a fare il furbo e appropriarsi con l'altro del carburante dei mezzi dell’azienda nella quale era impiegato, quelli della Monteco Spa. L'altro, con la stessa azienda, aveva comuque già lavorato, fino a circa sei mesi addietro.
Chi ha la fortuna di un’occupazione stabile di questi tempi, in piena pandemia, dovrebbe difenderla con le unghie e con i denti, perché trovare impiego, oggi, è un dramma che accomuna tanti cittadini bisognosi. Ma, evidentemente, quel carburante deva aver fatto gola e, come spesso accade, magari provando a prenderne un po’ una prima volta, poi una seconda e vedendo che in apparenza nessuno sembrava accorgersi di qualcosa, potrebbero non essere più riusciti più a fermarsi. Una leggerezza pagata a caro prezzo.
Il furto di gasolio, questo è certo, deve essersi concretizzato in più circostanze, visto che, a conti fatti, ne sarebbe stato asportato per circa 1.300 litri, pari un danno calcolato, grossomodo, in 1.700 euro. E per sottrarlo, sarebbero state utilizzate le carte di credito aziendali.
Alcune anomalie, però, ben presto, devono essere state percepite dall’azienda. E svolgere verifiche, fra sistemi di telecamere e schede elettroniche per misurare quanta nafta entra nei serbatoi dei mezzi, alla fine si è avuto materiale più che a sufficienza per far partire le indagini, delegate ai carabinieri della stazione di Campi Salentina. L’accertamento ultimo è stato svolto a Salice Salentino, dove i mezzi della Monteco effettuano rifornimento presso un’area di servizio. Convocati in caserma, i due sono quindi stati denunciati a piede libero. Le carte di credito sono state sequestrate e poi riconsegnate all’azienda.
Nota: per mero errore nella versione precedente erano stati indicati entrambi come attuali dipendenti, in realtà lo è uno solo dei fratelli.
Aradeo, una denuncia per truffa
Cambiando versante, quello delle truffe, carabinieri della stazione di Aradeo, dopo indagini, hanno denunciato a piede libero E.G., una donna di 66 anni. Attraverso il sistema del cosiddetto “phishing” – “man in the middle”, truffa informatica in cui si altera la comunicazione tra due parti, avrebbe immesso nel portale Amazon i dati anagrafici di una 31enne di Galatina, riuscendo ad addebitarle sul conto corrente diversi acquisti, facendoli però recapitare al proprio indirizzo per un importo complessivo di 160 euro.