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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Campi Salentina

All'alba, agghiacciante scoperta: trafugata la salma di Mira Montinaro

Ignoti si sono introdotti nel cimitero, forse nella notte appena trascorsa. Era la figlia dell'imprenditore Antonio Montinaro, tra i soci del consorzio Monticava Group. E' stato il padre, stamattina, a fare la terribile scoperta

CAMPI SALENTINA – Raccapricciante scoperta, questa mattina, nel cimitero di Campi Salentina.  Qualcuno, nella notte, ha trafugato la salma di una giovane scomparsa nel 2000, a soli  27 anni, mentre si trovava a Milano, dove aveva appena terminato gli studi, presso l'Università  Bocconi, stroncata da un aneurisma: Mira Montinaro.

Si tratta della figlia di Antonio Montinaro, imprenditore, fra i titolari del consorzio Monticava Group, gestito assieme ai fratelli, cui fanno capo diverse note aziende locali.

E' stato il custode del camposanto a trovarsi di fronte alla terribile scoperta, alle sette di questa mattina, recandosi, come ogni giorno, alla periferia della cittadina, a pochi metri dall'ospedale, per  curare la manutenzione della struttura. L'inferriata era stata aperta e i perni in ottone, posti a sigillo della tomba, divelti.

Sul posto si sono diretti i carabinieri della compagnia locale, la scientifica per i rilievi. L'inchiesta è nelle mani del magistrato di turno presso la procura della Repubblica di Lecce, Giovanni Gagliotta. Per i militari, accorsi sul posto assieme al padre della donna defunta, -colto da un malore davanti al gesto spietato, tanto da richiedere l'intervento del 118 - non sarà un compito semplice ricostruire l'oscura vicenda.

La pioggia, scrosciata abbondante nel corso della nottata, ha lavato le tracce lasciate dai malviventi che hanno messo in atto questo cinico piano.

Sulla pavimentazione circostante, non sono rimaste che orme degli stessi carabinieri.. Non è chiaro quale sia l'obiettivo di un gesto tanto eclatante, ma gli inquirenti stanno  vagliando, tra le numerose ipotesi,  anche quella di un tentativo di estorsione.  

Gli investigatori non potranno, inoltre, contare sulle telecamere di videosorveglianza, dal momento che il cimitero ne è sprovvisto. Al momento la cappella della famiglia Montinaro è stata nuovamente chiusa con un pesante lucchetto sul cancello in ferro, al quale i militari dell'Arma hanno apposto i sigilli.

A tale proposito, una polemica viene sollevata in queste ore dal consigliere comunale Ilio Palmariggi, che contesta proprio l’assenza di un sistema di videosorveglianza e di impianti di vigilanza, anche per altri edifici pubblici locali, presi di mira in passato dai vandali. “Continuando con questo assurdo menefreghismo ecco che i malviventi hanno trovato ancora una volta terreno facile nell’asportare indisturbati una bara dal cimitero e far sì che la stessa possa essere oggetto di ricatto alla famiglia”.

“In questi anni – prosegue - abbiamo assistito al ripetersi di numerosi furti nelle cappelle di famiglia ma anche nello stesso municipio e nella biblioteca comunale. Ci chiediamo come mai né sindaco, né assessori o consiglieri di maggioranza abbiano pensato di dotare gli edifici comunali di una adeguata sorveglianza”. Da qui, la richiesta di una risposta urgente ad un’interpellanza ad hoc.

La triste scoperta questa mattina

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