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Cronaca

Canile Lovely, i volontari lasciano fuori il personale

Scaduto il contratto di comodato d'uso gratuito, gli operatori delle associazioni animaliste hanno cambiato i lucchetti: alla porta addetti e veterinario. La struttura, al momento, accoglie 276 cani

LECCE - Non c'è pace per i teneri ospiti del canile Lovely di Lecce. I volontari della struttura hanno sostituito i lucchetti ai cancelli impedendo di fatto l'accesso al personale della R2 - società che nell'aprile del 2010 ha ricevuto dalla Lupiae Servizi la gestione del canile - e al veterinario, dottor Sergio Ventura.

L'adozione di questa forma di protesta è stata quasi contestuale allo svolgimento della commissione Ambiente, nel cui ordine del giorno era prevista la discussione sul rinnovo del contratto di comodato d'uso gratuito del terreno tra la proprietaria, Giuliana Pozzi, e il Comune di Lecce, scaduto mercoledì scorso.

L'assessore all'Ambiente e al Randagismo, Alfredo Pagliaro, avrebbe garantito il raggiungimento di un accordo - non ancora formalizzato - per la proroga di un anno, in attesa dei lavori per il nuovo canile comunale per il quale esistono già i fondi, il terreno ed il progetto. Il sopraggiungere della notizia della "chiusura" del canile ha colto di sorpresa l'esponente della giunta e i componenti della commissione. Se l'accordo tra le parti è stato raggiunto, perché i lucchetti alla struttura?

Nemmeno l'invio dei vigili urbani, tornati due volte sul posto, sarebbe servito a far recedere dai loro propositi i volontari i quali hanno ribadito come l'accordo si dovesse raggiungere prima e non dopo la scadenza. Al di là della questione contrattuale comunque, pare di capire come siano state anche altre le motivazioni che hanno portato ad un gesto così eclatante: prima fra tutte, un evidente problema di incompatibilità tra i volontari da una parte e gli addetti della società e lo stesso veterinario dall'altra.

Già in passato il canile, che attualmente ospita 276 animali, è balzato agli onori (si fa per dire) della cronaca cittadina. Nel luglio del 2008, a seguito di un'ispezione dei Nas e degli ispettori della Asl, l'assessore Pagliaro, dichiarò che non vi era alcuna condizione di degrado (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=9301). Non dello stesso parere si mostrò Giuliana Pozzi, proprietaria del suolo, che arrivò a chiedere la risoluzione del contratto per inadempimento da parte dell'amministrazione (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=9352).

Del Lovely si è tornato a parlare nel maggio del 2010, quando sempre la signora Pozzi portò a Palazzo Carafa delle immagini che documentavano le precarie condizioni igienico-sanitarie della struttura. (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=20308) . La denuncia della proprietaria è divenuta poi il motivo di un'audizione in commissione Ambiente al termine della quale le opposizioni (Io Sud, Partito democratico e Centro moderato) chiesero le dimissioni dell'assessore (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=22691).

La seduta di ieri dell'organo comunale è stata aggiornata alla prossima settimana; l'assessore Pagliaro ha chiesto qualche ora per approfondire la questione e già oggi potrebbero svolgersi dei sopralluoghi per cercare di venire a capo della situazione. Ma i volontari si dicono intenzionati a tenere duro.

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