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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Caos ex manifattura, i lavoratori: “Denunciate tutto alla Procura della Repubblica”

Duro attacco delle Rsu di stabilimento relativo alle “assenze importanti” sul tavolo ministeriale e il tragico epilogo della vicenda Ip Korus conclusasi con la mobilità. “Per far luce sull’intera situazione le istituzioni locali devono denunciare tutto agli organi competenti”

LECCE – La delusione per l’esito dell’incontro sulla riconversione ex Bat che si è tenuto due giorni addietro presso il ministero dello Sviluppo economico, cresce a dismisura. Così come monta la rabbia dei dipendenti dell’azienda Ip Korus, coinvolta negli accordi di riconversione dell’ex manifattura tabacchi siglati nel 2010, che sono ad un passo dalla mobilità. Il titolare della società, infatti, il politico Filippo Piccone, ha annunciato la sua volontà di far cessare le attività produttive per sopraggiunta crisi aziendale.

Le Rsu dello stabilimento, presenti all'incontro insieme alla Regione Puglia ed ai sindacati Cgil, Cisl e Uil ed alle categorie Fiom, Fim e Uil,  MiSE, oggi mettono nero su bianco “la loro più totale delusione per l'esito del vertice”. Le rappresentanze dei lavoratori denunciano, in particolare, “il più totale disinteressamento delle istituzioni locali all'intera vicenda, in particolare in questo momento cruciale della riconversione, soprattutto per ciò che riguarda i lavoratori Ip Korus”.

“Dopo anni di promesse fatte dai vertici dell'azienda, avallate dal Mise e puntualmente mai mantenute – si legge nella nota stampa-, si è giunti al suddetto incontro (forse l'ultimo) nel quale l'azienda dichiara di ritirarsi da Lecce e di collocare i lavoratori in mobilità; tutto questo senza aver mai fatto lavorare i dipendenti, senza aver mai montato alcun macchinario nel sito di Lecce e senza aver mai ottenuto l’agibilità dello stabilimento”.

Le Rsu si schierano con i sindacati nella comune denuncia della “totale assenza dei livelli politici del Mise a tutti gli incontri fatti in questi tre anni per l'azienda Ip Korus, dovuta forse al fatto che il titolare della suddetta azienda è l'ex senatore oggi deputato del Nuovo centro destra (Ncd) Filippo Piccone".

Allo stesso modo stigmatizzano “l'assenza di azioni concrete fatte dalle istituzioni locali nei confronti di Mise e Ip Korus”, ipotizzando che la causa sia imputabile al fatto che si tratta “di persone troppo potenti da sfidare”. Un’altra nota dolente è data, sempre secondo loro, dall’assenza del sottosegretario al Lavoro Teresa Bellanova “forse impegnata in riunioni più importanti, come a confermare che il futuro di cinquanta famiglie a Lecce è meno importante di qualsiasi altro impegno”. Peraltro il silenzio dell’ex sindacalista pesa particolarmente in una fase così delicata del percorso di riconversione, dovuta alla prossima scadenza della cassa integrazione straordinaria alla fine dell’anno.

Le Rsu esortano tutte le istituzioni locali a coalizzarsi per dare il giusto rilievo alla vertenza ex-Bat, cercando di trovare delle soluzioni al problema sociale o “quantomeno mettendo davanti alle proprie responsabilità tutti gli artefici di questa vera truffa a danno dei lavoratori”.

I lavoratori, però, vanno oltre e chiedono alle istituzioni un intervento ancora più efficace : ovvero una denuncia rivolta alla Procura della Repubblica al fine di “far luce sull'intera vertenza che ha danneggiato principalmente i lavoratori stessi, ma anche il territorio, di cui loro sono i rappresentanti, privandolo di decine di posti di lavoro”.

Le Rsu infine informano le istituzioni locali che per una eventuale smentita “possono organizzare un incontro, alla presenza di tutti i livelli politici locali e delle organizzazioni sindacali, entro il 30 novembre (ultima data fissata dal Mise per eventuali comunicazioni sulla situazione Ip Korus) per vedere insieme cosa si può fare per i lavoratori coinvolti”.

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