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Cronaca

Caos Università, Mantovano replica a Emiliano. E Laforgia scrive al parlamentare

L'onorevole replica su Facebook al sindaco di Bari. Il rettore scrive oggi una nota dicendo di non comprendere l'accanimento con cui il parlamentare salentino si sarebbe scagliato contro di lui per la vicenda legata al concorso

 

LECCE – L’onorevole Mantovano replica su Facebook al sindaco di Bari Emiliano. Il rettore Laforgia a sua volta scrive oggi una nota dicendo di non comprendere la "veemenza" con cui il parlamentare salentino segue le vicissitudini giudiziarie amministrative legate al ciclone che ha investito l’Università del Salento. Ma andiamo per ordine. E partiamo proprio da Mantovano che risponde a Emiliano sul social network: “Caro Emiliano, fretta, distanza e disprezzo per i giudici sono cattivi consiglieri. Se avessi contato fino a 10, avessi preso un po' di informazioni e avessi rispettato Tar, Procura della Repubblica e gip di Lecce, avresti risparmiato a te stesso la bella figura di giustificare abusi e soprusi (fino a ieri) e concussione (oggi). Chiamala pure legalità, parliamo lingue diverse ...”.
 
Il sindaco di Bari aveva dimostrato la sua vicina a Laforgia per la vicenda con al centro l’interpellanza relativa al concorso per tre posti di dipendente amministrativo e alla condotta del direttore generale dell'ateneo salentino, Emilio Miccolis, direttore generale dalla fine del mese di maggio, sulla quale si sono già espresse la procura della Repubblica e il Tar di Lecce.  “Io sono con Laforgia” – aveva detto venerdì senza mezzi termini”. Tirando poi in ballo Mantovano: “Il Rettore dell'Università di Lecce ed il segretario generale dell'ateneo salentino si accorgono di compiti completamente copiati da internet ed annullano il concorso. Il Tar e la Procura della Repubblica danno invece ragione agli esaminandi e parte un pretestuoso attacco da parte dell'onorevole Mantovano nei confronti del Rettore che sta per appaltare lavori per 100milioni di euro. Siamo davvero un paese strano, la politica si interessa dell'Università solo per attaccare chi fa il proprio dovere e non chi viola le regole e si macchia di slealtà. Solo un caso che i compiti annullati appartenessero a parenti di senatori accademici e dipendenti dell'Università di Lecce?”.
 
Oggi, la risposta di Laforgia al parlamentare di centro destra: “Non comprendo la veemenza dell’onorevole Mantovano nei miei confronti. Se aveva tutti questi dubbi sulla mia amministrazione perché non parlarne direttamente con me? Se conosce fatti che io non so perché non farmene parola, visto che siamo entrambi figure istituzionali e che spesso ci incontriamo in occasioni ufficiali.  Non ho mai rifiutato opportunità di dialogo e certamente non mi sarei sottratto a un confronto anche aspro. Questo gioco di ‘botta e risposta’ mediatico non aiuta certo a chiarire nulla perché ognuno resta fermo sulle sue verità. Quanto agli appalti futuri dell’Università, sono lieto dell’attenzione dell’onorevole Mantovano vista la sua esperienza in materia. Considerando il fatto che le commissioni, che dovranno affidare gli appalti, non sono state ancora nominate, chiedo all’on. Mantovano di suggerire persone di sua fiducia da affiancare ai nostri tecnici (naturalmente a titolo gratuito) nelle stesse commissioni. Noi siamo assolutamente disponibili e trasparenti. Questa soluzione aiuterebbe a rasserenare l’onorevole relativamente alla trasparenza degli appalti e garantisce noi su futuri dubbi sulla legittimità del nostro operare. Ribadisco che la Fondazione non si occuperà di appalti. Mi auguro che l’onorevole accolga questo suggerimento e anche l’invito a visitare la nostra Università e vedere con i suoi occhi che cosa facciamo e come lo facciamo". 
 
Pronta la controreplica di Mantovano, nel primo pomeriggio. "Il rettore si tranquillizzi: da parte mia non c'è nessuna veemenza persecutoria ad personam. E non reciti la parte della vittima: il clima di scontro non viene dalla mia iniziativa parlamentare, ma era da mesi sulle pagine dei giornali e nei servizi dei tg, poiché era - e purtroppo è - all'interno della sua Università. Il rettore non deve dare conto privatamente a me di episodi come quelli letti ieri nella trascrizione del colloquio fra il Direttore generale da lui nominato, sostenuto e difeso, e De Pascalis. Ne risponderà agli ispettori del ministero e - ritengo - all'autorità giudiziaria. Reputo offensiva la sua richiesta di indicare 'persone di mia fiducia' nelle commissioni degli appalti: la "mia fiducia" è nella trasparenza delle procedure. Che finora è stata la grande assente nell'attuale gestione del vertice dell'Ateneo salentino", conclude Mantovano.   
 

 

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