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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Emergenza carceri, anche per la Asl di Lecce condizioni disumane

L'azienda sanitaria ha certificato le carenze strutturali e igieniche dell'istituto penitenziario Borgo San Nicola. Nel gruppo docce "presenti carenze funzionali" mentre, in cella, sono insufficienti i metri a disposizione

LECCE – Il sovraffollamento delle carceri pugliesi, e in particolare di Borgo San Nicola, dove sono reclusi oltre 1300 detenuti, quando non dovrebbe contenerne più di 650, è da tempo un dato di fatto, riconosciuto anche da alcune sentenze. I carcerati sono rinchiusi in tre dentro celle da circa 10 metri quadrati; dormono in letti a castello (il materasso più in alto è a 50 centimetri dal soffitto); in cella c'è una sola finestra ed un bagno cieco senza acqua calda; il riscaldamento funziona d'inverno un’ora al giorno; le grate sono chiuse per 18 ore al giorno; carta igienica, shampoo, bagno schiuma, detersivi solo per chi può comprarli nello spaccio interno. Nei mesi scorsi il Tribunale di sorveglianza, con alcune sentenze definite epocali, aveva condannato l’amministrazione penitenziaria a risarcire alcuni detenuti, assistititi dall’avvocato Alessandro Stomeo.

 Ora è la stessa Asl di Lecce a certificare le carenze strutturali e igienico-sanitarie dell’istituto di pena alla periferia del capoluogo salentino. Nella relazione, a firma del direttore Alberto Fedele, di evidenzia come il gruppo docce “presenti carenze funzionali”. “In relazione al numero dei detenuti occupanti la cella”, si legge ancora nella relazione indirizzata al magistrato di sorveglianza, “dovrebbe essere necessari 42 metri quadri, a fronte dei 9 disponibili”.

 Una referto (nato come richiesta istruttoria presentata dall’avvocato Stomeo), che sottolinea ancora una volta la situazione di invivibilità all’interno del carcere. Tutto ciò in violazione della normativa italiana che regola il sistema penitenziario, della Costituzione (secondo la quale la limitazione della libertà dovrebbe avere come obiettivo la riabilitazione dell'uomo e il suo reinserimento in società) e gli orientamenti giuridici comunitari.

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