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Cronaca Salve

Cargo a 30 metri di profondità, operazioni in corso

E' sprofondata nella notte la nave battente bandiera turca. Al lavoro dall'alba la guardia costiera. Soccorsi provenienti anche dalla Calabria. Si lotta contro il tempo per evitare il danno ecologico

Il Tevfik Kaptan I di Istanbul è affondato poco prima delle 22 di ieri notte. L'inabissamento era atteso da un momento all'altro, e lo sapevano bene gli uomini della capitaneria di porto di Gallipoli, che dall'alba di ieri, quando è partito l'sos dalle acque al largo di Torre Vado, stanno lavorando senza sosta insieme ai carabinieri di Tricase ed ai vigili del fuoco per contenere il rischio di un danno ambientale che si presenterebbe di proporzioni immani, qualora dovessero disperdersi in mare le 19 tonnellate di gasolio e gli oltre 500 litri di olio lubrificante contenuti nel mercantile battente bandiera turca.

Le operazioni sono riprese all'alba di oggi. Gli aiuti sono arrivati anche dalla Calabria, con motonavi inviate da Crotone e Corigliano Calabro. Gli operatori navali devono svuotare i serbatoi, ma lo sprofondamento sul fondale, ad una trentina di metri rispetto il filo dell'acqua, sta rendendo ovviamente più difficoltose le operazioni. Ora, infatti, è necessario impiegare anche i nuclei di sommozzatori. Ed è una lotta contro il tempo, contro la possibile fuoriuscita del carburante, che creerebbe un danno ecologico difficile da calcolare, anche se non vi sono falle nello scafo e di conseguenza si spera di riuscire presto a travasare tutto il liquido senza problemi.

Ma non solo. Ci si chiede anche quali siano state le cause che hanno fatto ripiegare pericolosamente verso sinistra l'imbarcazione mercantile, tanto da imbarcare acqua nella stiva ed iniziare ad inabissarsi rapidamente. L'origine del disastro dovrebbe essere proprio nel materiale ferroso contenuto, che si sarebbe spostato tutto verso il lato sinistro, provocando uno sbilanciamento rivelatosi fatale. Ovviamente, la domanda è: sono state rispettate tutte le norme di sicurezza? Tant'è: per ora si sa solo che il Tevfik Kaptan I "riposa" a trenta metri di profondità e che l'equipaggio, composto da nove uomini, tutti di nazionalità turca, sono stati tratti in salvo intorno alle 16 di ieri, quando il capitano ha dato l'ordine di abbandonare la nave. Al momento i membri, tutti in buone condizioni di salute, sono ospitati presso un albergo di Santa Maria di Leuca.

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