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Venerdì, 19 Aprile 2024
Denunciato gestore per frode in esercizio del commercio

Caro carburante, violazioni in 19 distributori su 47: anche acqua nel diesel

Proseguono gli accertamenti della finanza nelle stazioni di servizio dell’intera provincia. A Gallipoli sequestro di bombole gpl senza requisiti di sicurezza

LECCE – Violazioni in diciannove distributori su 47 verificati in tutta la provincia e nel diesel trovata anche una significativa quantità di acqua: sono i dati che emergono dalle verifiche effettuate dalla guardia di finanza sul tema del “caro carburante”.

Del resto, il tema è di stringente attualità, visti i prezzi in costante risalita e il sospetto, che, al di là della crisi in corso, esista chi ne approfitti e speculi non è campato in aria. E, infatti, da giorni le fiamme gialle si sono attivate per accertamenti che provano a far luce sull’ingranaggio.

I finanzieri del comando provinciale di Lecce, a seguito dell’intensificazione dei controlli sui prezzi praticati in materia di carburanti dai distributori stradali, hanno svolto 47 accertamenti nei confronti di altrettanti impianti di erogazione sull’intera provincia salentina. Come detto, sono state riscontrate violazioni nei confronti di 19 distributori stradali per “omessa comunicazione al Ministero delle imprese e del made in Italy dei prezzi praticati ai fini della pubblicazione” e per la “mancata esposizione dei prezzi per tipologia di erogazione”.

Ma non è tutto. Nei confronti di un gestore di un distributore stradale, infatti, è stata ipotizzata la “frode nell’esercizio del commercio” in quanto i campioni di diesel prelevati, così come confermato dalle analisi effettuate dal laboratorio tecnico dell’agenzia delle accise, dogane e monopoli di Bari, contenevano una quantità d’acqua, tale da non soddisfare i requisiti minimi di qualità previsti dalla normativa di riferimento europea. Per tale motivo, il rappresentante legale del distributore stradale è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Lecce per le ipotesi di reato di frode nell’esercizio del commercio.

Infine, i finanzieri della Compagnia di Gallipoli hanno eseguito un controllo su strada nei confronti di un automezzo che trasportava 17 contenitori di G.P.L., accertando la mancanza di regolare collaudo delle bombole. Ne è derivato un intervento all’interno di un deposito ubicato nella Città Bella, tra l’altro non dichiarato al fisco, che ha consentito di rilevare ulteriori 15 bombole piene (pari a 185 chilogrammi di G.P.L.) e 26 bombole vuote per una capacità complessiva di accumulo di quasi 400 chilogrammi, tutte prive dei requisiti minimi di sicurezza, nonché del relativo certificato di prevenzione incendi.

Le bombole sono state sequestrate e il legale rappresentante della società è stato deferito presso la Procura della Repubblica di Lecce: sono in corso i connessi riscontri sul piano fiscale.

I controlli sulla distribuzione stradale dei carburanti, che proseguiranno nei prossimi giorni anche alla luce dell’entrata in vigore del “Decreto Trasparenza”, sono finalizzati non solo a garantire il corretto assolvimento degli obblighi impositivi, ma anche ad accertare il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione, la qualità del prodotto venduto e la trasparenza dei prezzi al consumatore.

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