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Cronaca Carpignano Salentino

Vaccino antifluenzale, due casi di morte di pazienti anziane sono al vaglio nel Salento

Una donna aveva 82 anni, era di Carpignano ed era affetta peraltro da diverse patologie. Il primo caso sospetto segnalato presso il distretto sanitario di Martano. Il secondo nell'ospedale di Scorrano. La paziente aveva 72 anni ed era di Maglie

CARPIGNANO SALENTINO – Una donna di 82 anni di Carpignano Salentino è morta il 22 novembre scorso, tre giorni dopo la somministrazione del vaccino antinfluenzale Fluad. Per due lotti di tale vaccino l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha già disposto, come noto, il divieto di utilizzo.

A segnalare la coincidenza temporale all’Asl di Lecce è stato il medico curante dell’anziana, già sofferente di diverse patologie, fra cui diabete e morbo di Parkinson. Salgono così a undici i casi sospetti in Italia, quelli, cioè, per i quali si teme una correlazione. La notizia è filtrata oggi dopo un’intervista di Sky Tg24 al direttore generale di Aifa, Luca Pani. Inizialmente si era indicata come località Martano, in realtà quest’ultimo è il distretto sanitario da cui è arrivata la segnalazione.

Come noto, a seguito dei casi dei giorni scorsi, l’Aifa ha disposto, “a titolo esclusivamente cautelativo”, come suggerisce una nota, il divieto di utilizzo dei lotti 142701 e 143301 del vaccino antinfluenzale Fluad della Novartis Vaccines and Diagnostics Srl. I casi di morte o aggravamento repentino delle condizioni di salute, infatti, sono arrivati “in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi provenienti dai due lotti”. Saranno quindi disposti accertamenti sui campioni prelevati “per valutare un eventuale nesso di causalità”. I fatti hanno finora riguardato sempre persone anziane, oltre i 70 anni. 

L'Aifa, nel frattempo, invita i pazienti che abbiano in casa confezioni del vaccino Fluad a verificare sulla confezione il numero di lotto e, se corrispondente a uno di quelli per i quali è stato disposto il divieto di utilizzo, a contattare il proprio medico per la valutazione di un'alternativa.

Sul sito dell’Asl di Lecce, intanto, si legge una nota di Alberto Fedele, coordinatore dei Servizi Igiene e sanità pubblica, il quale sottolinea che ai distretti locali sono state fornite circa 60mila dosi del vaccino in questione, in particolare quello appartenente al lotto numero 142701. Una minima quantità, secondo quanto riferisce sempre il dirigente, e cioè circa cento dosi (tutte nel distretto di Gagliano del Capo), sono invece relative al lotto 143301. Tali lotti non sono comunque in vendita nelle farmacie pubbliche. La somministrazione, dunque, può essere avvenuta solo da parte dei medici curanti.

Fedele stesso illustra anche quanto avvenuto nel Salento, ricordando che si è già provveduto ad informare i medici di medicina generale e i responsabili degli ambulatori aziendali della sospensione dell'utilizzo del vaccino in questione.

L’invito è di non allarmarsi, ma, qualora si accusino sintomi non comuni, di rivolgersi per l'opportuna segnalazione al medico curante. Negli ultimi dieci anni sono state utilizzate in Italia 15 milioni di dosi del prodotto Fluad senza particolari problemi. L'influenza ogni anno causa 8mila  decessi per complicanze che colpiscono soprattutto i soggetti affetti da patologie croniche e tutt'oggi il vaccino rappresenta l'unica arma per combatterla in modo efficace, spiega ancora Fedele, che così conclude: al momento non vi sono validi motivi per sospendere la campagna vaccinale che prosegue con gli altri prodotti disponibili presso gli ambulatori dei medici di medicina generale.

In serata si è poi diffusa la notizia di un secondo caso, proveniente questa volta dall'ospedale di Scorrano, dov'era ricoverata una paziente di 72 anni di Maglie. Anche in questo caso il decesso è avvenuto tre giorni dopo la somministrazione del vaccino, sebbene sembra che non fosse del tipo sotto la lente. 

Regna itanto già un certo allarmismo. Antonio Affinita, direttore generale Moige (Movimento genitori) dichiara: "Alla luce dei recenti fatti di cronaca non possiamo ignorare il clima di incertezza che regna tra i genitori italiani. Seppur il nesso di causalità tra la somministrazione del Fluad e i decessi delle persone sia da verificare, la situazione attuale di mancanza di chiarezza pone le famiglie nelle condizioni di dubitare dei vaccini. Siamo disorientati dalla reale assenza di una puntuale e strutturata campagna informativa sul tema delle vaccinazioni e attualmente in balia di informazioni incerte che minano la tranquillità di genitori e figli”. 

Per questo, prosegue Affinita, "chiediamo la convocazione, nei prossimi mesi, degli stati generali presso il Ministero della salute affinché si faccia chiarezza sulle politiche adottate nelle campagne vaccinali. È necessario un confronto per stabilire una strategia comunicativa univoca sulle vaccinazioni per rassicurare le famiglie italiane sull’assoluta sicurezza dei farmaci adottati".

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