Carrefour vende a Coop e domani lavoratori in sciopero
Agitazione unitaria dei sindacati a Cavallino per manifestare contro i posti di lavoro a rischio. Cgile, Cisl e Uil: "E' la prima risposta a un atto unilaterale che pregiudica le relazioni sindacali"
Redazione
17 luglio 2009 12:03
CAVALLINO - E iniziano gli scioperi. Come era prevedibile. La cessione del colosso francese Carrefour dei suoi tre ipermercati alla Coop Estense, quello di Bari, Brindisi, e Cavallino, mette sul piede di guerra le sigle sindacali di Filcams, Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil che annunciano lo sciopero unitario di tutti i dipendenti Carrefour per domani sabato 18 luglio. La situazione, già critica, si è aggravata con la conferma della vendita di parte dell'azienda nel sud e con la totale disdetta del contratto integrativo aziendale comunicata il 7 luglio scorso (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=15479).
"È la prima risposta a un atto unilaterale che pregiudica le relazioni sindacali - si legge in una nota a firma delle sigle - e fa emergere il vero obiettivo dell'azienda che era quello di eliminare la storia della contrattazione integrativa del gruppo, togliendo diritti economici e normativi ai lavoratori".
"L'Ipermercato di Lecce, insieme a quelli di Bari Pasteur, Capodrise e Casoria in Campania - continua la nota - è stato interessato da una riduzione consistente del personale: 547 dipendenti in totale nelle quattro aree. Con lo sciopero si protesta anche per la mancata comunicazione ai sindacati della cessione a Coop estense degli ipermercati di Lecce, Brindisi, Bari, e Matera e la totale disdetta del contratto integrativo aziendale comunicata soltanto il 7 luglio scorso. Queste azioni dell'azienda, giustificate dalla necessità di un nuovo progetto di ristrutturazione, nascondono in realtà l'incapacità di Carrefour di trovare soluzioni per il contenimento dei costi che non siano a discapito dell'occupazione e dei lavoratori".
A livello nazionale, la rete distributiva di Carrefour è composta da 1.563 punti di vendita di cui 65 ipermercati Carrefour, 499 supermercati GS, 984 supermercati di prossimità DìperDì, 15 cash&carry ad insegna Docks Market e Grossiper e circa 26000 dipendenti. Numeri questi che ne fanno una delle più importanti catene della grande distribuzione italiana.
"A marzo scorso era iniziata una fase di trattativa con i sindacati, ma il piano industriale di ristrutturazione presentato da Carrefour - secondo i sindacati - è risultato carente: è stato infatti dichiarato un impegno di spesa che riguardava il solo 2009, pari a 40 milioni di euro finalizzati a ristrutturare e rilanciare commercialmente i diversi punti vendita in crisi. Contemporaneamente l'azienda ha proposto la disapplicazione di alcuni punti del Contratto integrativo aziendale per 18 mesi, da differenziare tra i negozi considerati in crisi e le restanti strutture: pause, maggiorazioni del lavoro domenicale e festivo, integrazione malattia e infortunio e salario variabile, il pacchetto su cui poggiava la proposta di Carrefour.
Proposta ritenuta inaccettabile da parte delle Organizzazioni Sindacali, che si sono dichiarate contrarie a definire un accordo sull'occupazione con tali presupposti".
Vito Perrone, commissario regionale Terziario Puglia dell'Ugl parla di "un atto grave ed irresponsabile da parte del Gruppo Carrefour di disdettare un contratto integrativo. Un atteggiamento inqualificabile - aggiunge - soprattutto in considerazione del fatto che lo 23 giugno presso la Confcommercio si è sottoscritto il patto per il Lavoro nel settore Terziario, della grande distribuzione convenendo sulla grave crisi che investe il settore. Un'azione, quella del Gruppo Carrefour, resa ancora più intollerante a causa dell'incoerenza delle posizioni assunte in sede nazionale, considerato il fatto che Carrefour alla luce delle notizie stia cedendo quattro punti vendita a Coop Estense. Ugl Terziario Puglia aderisce pertanto domani alle 8 ore di sciopero".
"È la prima risposta a un atto unilaterale che pregiudica le relazioni sindacali - si legge in una nota a firma delle sigle - e fa emergere il vero obiettivo dell'azienda che era quello di eliminare la storia della contrattazione integrativa del gruppo, togliendo diritti economici e normativi ai lavoratori".
"L'Ipermercato di Lecce, insieme a quelli di Bari Pasteur, Capodrise e Casoria in Campania - continua la nota - è stato interessato da una riduzione consistente del personale: 547 dipendenti in totale nelle quattro aree. Con lo sciopero si protesta anche per la mancata comunicazione ai sindacati della cessione a Coop estense degli ipermercati di Lecce, Brindisi, Bari, e Matera e la totale disdetta del contratto integrativo aziendale comunicata soltanto il 7 luglio scorso. Queste azioni dell'azienda, giustificate dalla necessità di un nuovo progetto di ristrutturazione, nascondono in realtà l'incapacità di Carrefour di trovare soluzioni per il contenimento dei costi che non siano a discapito dell'occupazione e dei lavoratori".
A livello nazionale, la rete distributiva di Carrefour è composta da 1.563 punti di vendita di cui 65 ipermercati Carrefour, 499 supermercati GS, 984 supermercati di prossimità DìperDì, 15 cash&carry ad insegna Docks Market e Grossiper e circa 26000 dipendenti. Numeri questi che ne fanno una delle più importanti catene della grande distribuzione italiana.
"A marzo scorso era iniziata una fase di trattativa con i sindacati, ma il piano industriale di ristrutturazione presentato da Carrefour - secondo i sindacati - è risultato carente: è stato infatti dichiarato un impegno di spesa che riguardava il solo 2009, pari a 40 milioni di euro finalizzati a ristrutturare e rilanciare commercialmente i diversi punti vendita in crisi. Contemporaneamente l'azienda ha proposto la disapplicazione di alcuni punti del Contratto integrativo aziendale per 18 mesi, da differenziare tra i negozi considerati in crisi e le restanti strutture: pause, maggiorazioni del lavoro domenicale e festivo, integrazione malattia e infortunio e salario variabile, il pacchetto su cui poggiava la proposta di Carrefour.
Proposta ritenuta inaccettabile da parte delle Organizzazioni Sindacali, che si sono dichiarate contrarie a definire un accordo sull'occupazione con tali presupposti".
Vito Perrone, commissario regionale Terziario Puglia dell'Ugl parla di "un atto grave ed irresponsabile da parte del Gruppo Carrefour di disdettare un contratto integrativo. Un atteggiamento inqualificabile - aggiunge - soprattutto in considerazione del fatto che lo 23 giugno presso la Confcommercio si è sottoscritto il patto per il Lavoro nel settore Terziario, della grande distribuzione convenendo sulla grave crisi che investe il settore. Un'azione, quella del Gruppo Carrefour, resa ancora più intollerante a causa dell'incoerenza delle posizioni assunte in sede nazionale, considerato il fatto che Carrefour alla luce delle notizie stia cedendo quattro punti vendita a Coop Estense. Ugl Terziario Puglia aderisce pertanto domani alle 8 ore di sciopero".
Redazione
17 luglio 2009 12:03
