Casa paterna di Carmelo Bene: striscione di protesta di Casapound
"Questa casa non e' un albergo". E' il testo dello striscione apposto questa mattina da CasaPound Italia Lecce all'ingresso della casa appartenuta alla famiglia di Carmelo Bene
SANTA CESAREA – Uno striscione con i caratteri del gioco da tavola “Monopoli” per protestare contro il nuovo possibile uso della casa di Santa Cesarea nella quale Carmelo Bene ha composto sue opere artistiche.
Un gruppo di militanti di Casapound ha esposto davanti all'ingresso dell'abitazione paterna di Bene, acquistata ad un'asta pubblica da privati, uno striscione con la scritta: “Questa casa non è un albergo". L'iniziativa è, secondo i promotori, finalizzata a protestare contro la trasformazione “nelle intenzioni dei nuovi acquirenti” dell'appartamento “in albergo o residenza di lusso per facoltosi vacanzieri”.
“Come nel Monopoli - afferma Emanuele Spedicato, responsabile di Cpi Lecce - così anche in questa vicenda a ogni passaggio corrisponde una speculazione finanziaria. Tutto ha avuto inizio con il pignoramento dell'immobile, cui ha fatto seguito la vendita all'asta, l’acquisto della casa e ora la trasformazione in albergo. Noi eravamo qui già due anni fa a esprimere solidarietà a Maria Luisa Bene, siamo tornati e lo faremo ancora, celebrando la figura di un genio della nostra epoca e denunciando l'immobilismo delle istituzioni”.