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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Casavola: fine dell'incubo. E' di nuovo un uomo libero

Il reato per il quale era accusato dalle autorità albanesi è stato derubricato. Torna libero pagando una cauzione: 9 anni fa assistette ad un omicidio sul quale non avrebbe fornito molti dettagli

L'imprenditore leccese Marcello Casavaola, 61enne, è tornato in libertà. L'annuncio è stato dato alla famiglia direttamente dal suo legale, l'avvocato Cosimo Rampino, dall'Albania, dove l'uomo era stato imprigionato con l'accusa di reticenza. Sono state settimane frenetiche, quelle che hanno visto impegnate le forze diplomatiche italiane, prima di giungere a questa felice conclusione di un vero e proprio incubo giudiziario ad occhi aperti. A preannunciare che la situazione avrebbe senz'altro assunto una piega positiva era stato già la scorsa settimana il sottosegretario alla Giustizia Alberto Maritati, che aveva ricordato come il "reato di cui è accusato è stato derubricato, e per la nuova ipotesi di reato è prevista una pena molto più lieve". Marcello Casavola, nove anni fa, assistette all'omicidio del suo autista. Tornato in Albania per una vacanza con la compagna, oriunda della nazione dirimpettaia delal Puglia, è stato però riconosciuto e dichiarato in arresto con l'accusa di reticenza: secondo le autorità locali, Casavola non avrebbe infatti fornito agli inquirenti tutti i dettagli di cui a loro giudizio sarebbe a conoscenza in merito a quel delitto.

Ma come prospettato da Maritati, a seguito delle modifiche avvenute nel tempo nel codice penale del Paese della Aquile, il reato è stato cambiato in falsa testimonianza, ragion per cui Casavola può tornare in libertà versando una cauzione di 5mila euro. "La notizia della liberazione di Marcello Casavola dopo giorni e giorni di ingiusta detenzione nelle carceri albanesi riempie di gioia", è stato il commento del senatore Alfredo Mantovano, anch'egli molto attivo nell'assumere subito una posizione sulla vicenda. "Invio pertanto, a lui e alla sua famiglia, gli auguri più sinceri per il ritorno in libertà. Nondimeno esprimo un sentito apprezzamento per il difficile lavoro svolto dalla nostra rappresentanza diplomatica in Albania".

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