Caso Renda, attesa la perizia di un pool di specialisti
Messico: la Procura generale ha affidato una consulenza al Cenapi, centro specializzato nelle cause più difficili. Cauto ottimismo degli avvocati: "Al momento procediamo per sequestro e tortura"
Forse è la svolta. E si avrà un processo vero nella storia che vede al centro Simone Renda, il 34enne bancario di Lecce trovato morto in una lugubre cella, in Messico, il 3 marzo del 2007. C'era finito in modo grottesco, prelevato dall'hotel "Posada Mariposa" dalla polizia turistica di Playa del Carmen con accuse blande e persino, si ipotizza, sotto il peso di un malore nascente al cuore scambiato per una comune sbronza. Da quando la Procura Generale di Città del Messico, su richiesta dei legali della famiglia, ha avocato a sé l'inchiesta, il primo a rasserenarsi è proprio Leonardo Tedesco, l'avvocato italo-messicano che segue il "caso Renda" da vicino, elaborando sul posto le strategie e consultandosi in Italia con i legali Pasquale Corleto e Fabio Valenti.
Dopo tanta furia e persino coraggiosi attacchi frontali sulla presunta corruzione che stava rischiando di inquinare il procedimento a Playa del Carmen a carico degli imputati nella morte del giovane leccese, è proprio una battuta di Tedesco a ridare vita alle speranze di una famiglia che ha sete di giustizia. "Si vede almeno che esiste serietà da parte della Procura della Repubblica", dice nelle sue corrispondenze dallo Stato centroamericano. E questo anche perché "un organo più specializzato della Procura stessa sta studiando la causa". Si tratta del Cenapi, il Centro Nacional de Planeacion, Analisis de la Delincuencia. "Un centro - spiega Tedesco - a cui affidano i casi più difficili. Faranno schemi e schede dettagliate su tutta la vicenda".
Tutti questi particolari sono emersi nei giorni scorsi nel corso di un incontro al quale hanno partecipato, fra gli altri, anche l'ambasciatore italiano Felice Scauso, il collega di Tedesco, Evaristo Gustavo Gonzalez, il direttore dell'ufficio estradizioni della Procura della Repubblica, Jorge Rosas, altri funzionari ed un pubblico ministero Federale. E' sempre in quest'occasione che è stata ratificata con la firma di Gonzalez la denuncia per i reati di sequestro di persona e tortura. "Questa è la conferma legale della denuncia e dell'accettazione formale da parte della Procura Generale della Repubblica di studiare la causa e svolgere delle indagini", spiega Tedesco. Che però mette le mani avanti: "Parlare di risultati è comunque troppo presto".
Si attende dunque la perizia del Cenapi. "Esprimeranno un parere nel corso di una riunione che ancora non è stata fissata, ma che molto probabilmente si svolgerà tra giovedì 28 e venerdì 29 febbraio, alla quale parteciperemo noi e forse anche l'ambasciatore. Sarà allora che ci diranno cosa faranno e come lo faranno". Dunque, al momento "i reati attendibili sono sequestro e tortura - dice il legale - e se la discussione su di questi andrà avanti con ottimi risultati, si potrà arrivare anche a svolgere indagini per lesioni ed omicidio doloso". E' cautamente ottimista, Tedesco. "Devo dire che la pressione politica da parte dell'ambasciatore e del ministero degli Esteri comincia a dare alcuni risultati, anche se non si può ancora garantire niente. Dobbiamo aspettare quella riunione del 28 o del 29 febbraio per avere un'opinione più approfondita su questa parte della vicenda".
E intanto, la triste storia della scomparsa del giovane bancario 34enne sarà raccontata in prima persona dalla madre, Cecilia Greco. Sarà ospite domani mattina alle 11 della trasmissione "Piazza Grande", su Rai 2. Nel corso dell'intervista è previsto anche un collegamento in diretta con l'ambasciatore Felice Scauso a Città del Messico, che illustrerà gli ultimi sviluppi sul caso.
Dopo tanta furia e persino coraggiosi attacchi frontali sulla presunta corruzione che stava rischiando di inquinare il procedimento a Playa del Carmen a carico degli imputati nella morte del giovane leccese, è proprio una battuta di Tedesco a ridare vita alle speranze di una famiglia che ha sete di giustizia. "Si vede almeno che esiste serietà da parte della Procura della Repubblica", dice nelle sue corrispondenze dallo Stato centroamericano. E questo anche perché "un organo più specializzato della Procura stessa sta studiando la causa". Si tratta del Cenapi, il Centro Nacional de Planeacion, Analisis de la Delincuencia. "Un centro - spiega Tedesco - a cui affidano i casi più difficili. Faranno schemi e schede dettagliate su tutta la vicenda".
Tutti questi particolari sono emersi nei giorni scorsi nel corso di un incontro al quale hanno partecipato, fra gli altri, anche l'ambasciatore italiano Felice Scauso, il collega di Tedesco, Evaristo Gustavo Gonzalez, il direttore dell'ufficio estradizioni della Procura della Repubblica, Jorge Rosas, altri funzionari ed un pubblico ministero Federale. E' sempre in quest'occasione che è stata ratificata con la firma di Gonzalez la denuncia per i reati di sequestro di persona e tortura. "Questa è la conferma legale della denuncia e dell'accettazione formale da parte della Procura Generale della Repubblica di studiare la causa e svolgere delle indagini", spiega Tedesco. Che però mette le mani avanti: "Parlare di risultati è comunque troppo presto".
Si attende dunque la perizia del Cenapi. "Esprimeranno un parere nel corso di una riunione che ancora non è stata fissata, ma che molto probabilmente si svolgerà tra giovedì 28 e venerdì 29 febbraio, alla quale parteciperemo noi e forse anche l'ambasciatore. Sarà allora che ci diranno cosa faranno e come lo faranno". Dunque, al momento "i reati attendibili sono sequestro e tortura - dice il legale - e se la discussione su di questi andrà avanti con ottimi risultati, si potrà arrivare anche a svolgere indagini per lesioni ed omicidio doloso". E' cautamente ottimista, Tedesco. "Devo dire che la pressione politica da parte dell'ambasciatore e del ministero degli Esteri comincia a dare alcuni risultati, anche se non si può ancora garantire niente. Dobbiamo aspettare quella riunione del 28 o del 29 febbraio per avere un'opinione più approfondita su questa parte della vicenda".
E intanto, la triste storia della scomparsa del giovane bancario 34enne sarà raccontata in prima persona dalla madre, Cecilia Greco. Sarà ospite domani mattina alle 11 della trasmissione "Piazza Grande", su Rai 2. Nel corso dell'intervista è previsto anche un collegamento in diretta con l'ambasciatore Felice Scauso a Città del Messico, che illustrerà gli ultimi sviluppi sul caso.