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Cronaca

Caso Renda: manette per commissario polizia municipale

Pedro May Balam è la prima persona verso cui è stato emesso un ordine di custodia cautelare per la scomparsa in una cella messicana del giovane bancario leccese Simone Renda. L'arresto eseguito sabato

Squarciato il velo delle polemiche, si iniziano a conoscere i primi nomi dei presunti responsabili del decesso di Simone Renda. Il bancario leccese morì il 3 marzo scorso a soli 34 anni, stroncato da un infarto al miocardio mentre si trovava in una cella di Playa del Carmen. L'infarto fu diagnosticato dai medici in servizio presso il carcere, ed esistono precisi referti a riguardo. Ma nonostante questo, Simone venne letteralmente abbandonato alle spire di un destino amaro, dimenticato per 5, lunghe ore, oltre il tempo limite di 36 ore fissato per l'arresto eseguito da agenti della Polizia turistica. Le porte della lugubre cella nella quale era stato custodito non si aprirono in tempo. Il cuore non resse. Alle 8 del mattino lo trovarono riverso per terra, privo di vita.

Le polemiche, si diceva. Polemiche perché le autorità messicane, secondo i parenti di Simone ed i loro legali, avrebbero tardato troppo ad emettere gli ordini di custodia cautelare. Trascorsa la Settimana Santa, trascorsi ancora altri 7 giorni. E questo quando per il "Ministerio publico del fuero comun", che ha svolto le indagini, il caso era abbastanza chiaro. Ora è finalmente balzato alle cronache anche il primo nome. E' quello del commissario di pubblica sicurezza municipale Pedro May Balam. Il quotidiano messicano "Por Esto" annuncia questa mattina che l'uomo è stato arrestato da agenti della Polizia giudiziale di Stato, in base ad un ordine emesso dal giudice per le indagini preliminari. Come risaputo, vi sarebbero diverse altre persone implicate nel caso. I reati ipotizzati: negligenza nel disimpegno delle funzioni, abuso di potere, omicidio colposo.

"Por Esto" specifica anche che le informazioni a riguardo sono piuttosto frammentarie. Poco o nulla è trapelato alla stampa. Si è saputo, ad esempio, sa che il commissario della Polizia municipale è stato arrestato sabato scorso, ma non è risaputo se si trovasse in servizio o a riposo quando il fatto è avvenuto. Secondo i dati ufficiali Pedro May Balam dovrà essere condotto oggi di fronte al giudice penale di prima istanza, Abraham Loeza Ortiz, per rendere la sua dichiarazione sui fatti. In ogni caso, lo stesso quotidiano messicano, nella sua edizione della regione di Quintana Roo, sottolinea che non è stato specificato il reato per il quale il commissario è stato tratto in arresto.

Il caso di Simone Renda è ormai noto. Il giorno del rientro in Italia dal Messico, per una vacanza durata circa un mese, il giovane leccese ebbe un malore. Quando i dipendenti dell'albergo Posada Mariposa aprirono la sua stanza, lo trovarono in un forte stato di agitazione e seminudo. Venne avvisata la polizia turistica ed il malessere in corso (poi comprovato dai referti autoptici eseguiti sia in Messico, sia in Italia: l'infarto era già in corso) venne con molta probabilità scambiato per uno stato di alterazione psichica, dovuto, secondo gli agenti, a droghe o alcool, sostanze che in realtà non sono state ritrovate nel corpo dopo la necroscopia. Venne quindi eseguito un arresto, la cui conseguenza è stata una tragedia che molto probabilmente si sarebbe potuta evitare.

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