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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Aggredì a calci il pittore Ugo Tapparini e minacciò armato la ex: scovato il violento

Raffaele Porrino, leccese senza fissa dimora, non aveva ceduto all'idea che la donna straniera con cui aveva avuto una breve relazione e che lavora in casa del noto artista l'avesse lasciato. Una notta ha ferito entrambi, per poi fuggire e tornare alla carica. Costantemente ricercato, ora è stato arrestato

CASTROMEDIANO (Cavallino) – La storia d’amore finita, l’anima sulla graticola, gli appostamenti disperati conditi da offese e minacce. Nulla di nuovo sotto il cielo delle manie umane, all’ombra di quella sequela di comportamenti che rispondono al nome di stalking (dall’inglese to stalk, camminare in modo furtivo e circospetto), non fosse altro che questa volta c’è la storia nella storia: a farne le spese più di tutti è stato il noto pittore leccese Ugo Tapparini, oggi 80enne, la cui fama varca ben oltre i confini territoriali. L’anziano artista, in un’occasione, è stato spinto fino a cadere e a fratturarsi la gamba. Una brutta ferita per la quale è stato costretto al ricovero in ospedale.

Lui, l’aggressore, Raffaele Porrino, di Lecce, senza fissa dimora, stava cercando di colpire la donna, la notte dell’agguato, una giovane straniera che lavora presso l’abitazione di Castromediano (rione di Cavallino) di Tapparini, ed ha perso letteralmente la testa. Questo, però, è accaduto alcune settimane addietro. Fuggito, s’è messa in moto la macchina investigativa dei carabinieri della stazione di Cavallino, dipendente dalla compagnia del capoluogo, comandata dal capitano Pasquale Carnevale. Fino all’emissione dell’ordinanza di arresto, una volta ricostruita l’intera vicenda, che si ammanta di molti dettagli.

Gli episodi, infatti, sarebbero stati ripetuti nel tempo. L’aggressione all’ex compagna di una breve avventura, e al malcapitato Tapparini, risale al 28 ottobre. Intorno alle 23 di quella notte, Porrino, già noto alle forze dell’ordine, si è recato davanti l’uscio del complesso in cui risiede il pittore, dove sapeva di trovare la donna con la quale voleva a tutti i costi riallacciare la relazione.

Davanti al diniego della donna, sarebbe passato all’azione, percuotendola in modo rude e arrivando persino a puntarle allo stomaco un coltello che aveva portato con sé. Davanti alle urla, il padrone di casa era intervenuto con solerzia e coraggio in difesa della donna, nonostante l’età, finendo inevitabilmente per avere la peggio: spinto per terra e persino raggiunto da un calcio, era stato costretto al trasferimento d’urgenza in ospedale, così come la stessa donna.

Porrino, ovviamente, dopo il raid era subito scappato a piedi, avendo pure cura di sottrarre il cellulare della donna, facendo però un clamoroso errore: nelle concitate fasi della violenza, aveva perso il suo davanti all’ingresso dell’abitazione. Grazie al quel particolare, i carabinieri si sono messi subito a caccia del giovane, con l’ausilio del nucleo radiomobile, senza però ritrovarlo. Porrino, come detto, non ha una dimora fissa e dall’ultimo indirizzo censito risultava sfrattato. Da qui, una prima denuncia in stato d’irreperibilità inoltrata alla Procura di Lecce.

La vicenda non è ovviamente finita lì, perché l'uomo, il 4 novembre scorso, dopo aver visto la donna straniera da cui era ossessionato passeggiare dentro Lecce, sempre in compagnia di Tapparini, si sarebbe avvicinato proferendo minacce nei confronti di entrambi e intimando loro di modificare la versione dei fatti così come denunciati il 28 ottobre. Invece di sottostare, la donna ha composto il 112, permettendo ai militari di rintracciare Porrino mentre si muoveva in bicicletta nel Rione Castromediano.

PORRINO Raffaele-2Durante gli accertamenti è stato trovato in possesso di un coltello multifunzione e pertanto ulteriormente denunciato a piede libero, oltre che per i nuovi atti persecutori, anche per porto abusivo di armi e minacce. La nuova informativa di reato ha raggiunto il tavolo del pm Massimiliano Cardcucci che, data la gravità degli episodi, ha richiesto e ottenuto dal gip Antonia Martalò un’ordinanza di custodia cautelare, eseguita questa mattina.

Al giovane è stata contestata una sfilza di reati: atti persecutori, violenza privata, minaccia aggravata con l’uso delle armi, lesioni e furto. Durante la perquisizione, prima di essere condotto in cella, è stato trovato con un altro coltello multifunzione e una modica quantità di marijuana. Da qui, un’altra denuncia per porto abusivo di armi e una segnalazione alla Prefettura per possesso di sostanza stupefacente a uso personale. 

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