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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Cavallino / Via San Cesario

Abiti e testimoni lo incastrano: la folle corsa non salva il ladro

Alessio Iasella, 29enne di Cavallino, risponde di furto aggravato in abitazione. Sfuggito in un primo momento alla cattura, i carabinieri l'hanno fermato in casa sua. Fingeva di dormire

CAVALLINO – La sua fuga non è durata a lungo. Lo spazio di pochi minuti, quelli che lo dividevano dall’abitazione appena “visitata”, e non per cortesia, e la sua. Sperava di avercela fatta, di aver seminato i carabinieri. Invece, se li è ritrovati in casa. Un incubo, deve aver pensato Alessio Iasella, 29enne di Cavallino. Che davanti alle divise ha provato a lanciare una serie di poco credibili sbadigli, fingendo di essere appena uscito dalle braccia di Morfeo. Invece, è finito sottobraccio proprio ai militari, che l’hanno accompagnato in caserma.

Certo, in casa alla fine è comunque rientrato. Con un ordine preciso, però: non uscirne fino a nuovo ordine. E’ stato sottoposto ai domiciliari, con l’accusa di furto aggravato.

Si era detto proprio un paio di giorni addietro, citando alcuni episodi a Lecce, che il periodo estivo porta con sé anche un picco di furti in appartamento. L’episodio di ieri in via San Cesario, lungo la sottile linea di confine con il capoluogo, n’è quasi una riprova. Con l’autore, peraltro, scoperto e arrestato grazie al tempestivo interessamento di alcuni passanti che, con la loro segnalazione, hanno permesso ai carabinieri della stazione di Cavallino di risolvere il caso in poche ore.

La telefonata al 112 è giunta ieri, poco prima delle 9 del mattino. La segnalazione era ben precisa: in atto, probabilmente, c’era un furto in un immobile di via San Cesario. Quando una pattuglia di carabinieri cavallinesi ha raggiunto il luogo, hanno trovato sul posto alcuni testimoni. Questi hanno subito riferito una circostanza: un giovane era stato visto intrufolarsi al piano terra di una palazzina e, dato l’atteggiamento, tutto era parso, fuorché uno dei possibili residenti.

I carabinieri hanno iniziato a ispezionare l’appartamento dall’esterno, individuando anche un’uscita sul retro. Ed è stato in quel momento che si sono accorti della presenza del giovane appena segnalato. Stava uscendo a passo spedito dal portone principale.

Uno dei militari gli è andato incontro, intimandogli di fermarsi. La risposta è stata l’opposto: dal passo svelto, il giovane è passato alla corsa vera e propria, sempre lungo via San Cesario. Il carabiniere ha tentato a stargli dietro, ma il sospettato, all’improvviso, ha provato un diversivo che lì per lì l’ha salvato dal fermo: ha scavalcato un  muro di cinta, entrando in un giardino incolto di proprietà privata. Da lì, poi, deve aver scovato una seconda uscita per la fuga finale.

I carabinieri, però, non solo avevano già memorizzato tutti i particolari dell’abbigliamento e chiesto aiuto ad altre pattuglie per le ricerche; dalla corporatura e dall’andatura rilevata durante il breve inseguimento, hanno subito sospettato che potesse trattarsi di Alessio Iasella.

Il 29enne Alessio Iasella è ben noto, fra Cavallino e dintorni. Due anni addietro, mentre si trovava a Roma, fu bloccato con un chilo di marijuana dagli agenti delle volanti. Rientrato giocoforza a Cavallino, molto di recente, a metà maggio, è stato per giunta vittima di un’intimidazione: qualcuno ha lanciato sul balcone di casa sua un ordigno artigianale. Un soggetto dalla vita movimentata e costantemente sotto controllo, insomma, e anche per questo il suo volto non è passato inosservato.

IASELLA ALESSIO-2Ecco perché altri carabinieri, avvisati dei fatti, si sono fatti trovare pronti proprio nei pressi di casa di Iasella. L’hanno riconosciuto mentre passava, grazie alla descrizione dei vestiti. Proseguendo nella sua corsa, infatti, si è introdotto in un’attività artigiana, di un suo parente, distinta da un’uscita in condivisione con la propria abitazione.

I carabinieri, a quel punto, sono saliti a casa di Iasella e hanno bussato alla porta. Il giovane, vedendoli, pare abbia dissimulato sorpresa. Cambiatosi in fretta e in furia, ha pure iniziato a sbadigliare, come se si fosse appena svegliato. Non è però sfuggito, fra uno sbadiglio e l’altro, il fiatone per la lunga corsa.

Soprattutto, sono tornate utili le descrizioni fornite da alcuni testimoni e il riconoscimento di particolari della corporatura effettuati dalla prima pattuglia che l’ha inseguito. Il pubblico ministero Massimiliano Carducci, concordando con gli indizi raccolti dai carabinieri, ha ordinato una perquisizione domiciliare, durante la quale sono stati recuperati gli abiti indossati nel corso del furto, infilati sotto la biancheria sporca.

Non solo. All’esterno dell’abitazione della vittima, dove il portone d’ingresso era stato forzato e danneggiato, è stato anche recuperato un borsellino. Si suppone che Iasella se ne sia disfatto nella fuga, una volta scoperto, dopo averlo rubato. Gli abiti sono stati sequestrati come fonte di prova e il 29enne dichiarato in arresto.

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