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Cronaca Collepasso

Cavo di 50 metri e finta cassetta: così alimentavano a sbafo il fast food

L'attività mobile a Collepasso, dove carabinieri e tecnici dell'Enel hanno scoperto l'ingegnoso, ma anche pericoloso trucco

COLLEPASSO – Un sistema tanto ingegnoso, quanto pericoloso per ricavare energia elettrica a sbafo e dare così “nutrimento” a loro fast-food mobile: un collegamento abusivo, con un cavo di oltre 50 metri che attraversava ben tre giardini, prima di arrivare a una cassetta dell’Enel. Per inciso, una cassetta falsificata. Da non credere.

Insomma, tutto doveva apparire in qualche modo normale, sebbene il cavo, precario di suo, in alcuni punti arrivasse pure a penzolare. Roba da choc. Anzi, da elettroshock.

Una coppia del posto, marito e moglie, sono però alla fine stati denunciati dai carabinieri del Norm di Casarano, che si sono mossi in questi giorni nell’ambito di un servizio coordinato. Ovvero, una serie di controlli ad hoc sulla sicurezza sul lavoro e sul rispetto delle norme che tutelano salute e igiene alimentare.

Ed è così che a Collepasso si sono imbattuti in quel fast-food ambulante che, tramite un collegamento abusivo, con cavo attaccato alla cassetta dell’Enel (finta), riusciva di soppiatto a sottrarre energia dalla rete d’illuminazione pubblica. Ed era con questo diabolico sistema che si alimentava il camper con tenda.

I carabinieri - che non hanno ricevuto segnalazioni, ma si sono mossi d'iniziativa - hanno chiamato sul posto anche il personale dell’Enel che ha svolto i rilievi tecnici. E così, quello che era apparso di suo molto sospetto già agli occhi dei militari, è stato definitivamente accertato.

Non solo. Il veicolo era sprovvisto di assicurazione, per cui è scattato anche il sequestro, oltre ai deferimenti per T.DT. e M.B.

Ma com’era composto l’artificioso impianto elettrico? Ebbene, aveva interruttori a compartimento stagno ed era collegato a un cavo elettrico appeso a un muro di cinta che, in alcuni punti, ricadeva in proprietà private. Con rischi per i residenti. E buona pace per i panini, cotti a puntino e magari gustosi, ma con un sistema non proprio corretto. E intanto, l'Enel deve ancora accertare di preciso quanta energia sia stata sottratta.  

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