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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Casarano

Cellule staminali. "Creiamo un centro per il Salento"

Casarano: convegno del comitato "Un Cordone per la Vita" per sensibilizzare sul tema i cittadini. Presenti anche tanti studenti. In 45 giorni raccolte 16mila firme per creare un centro nel leccese

Questa mattina, 29 Marzo 2008, si è tenuto presso la sala congressi Euroitalia di Casarano un convegno, il cui ordine del giorno prevedeva la discussione e soprattutto la sensibilizzazione dei presenti sull'importanza della donazione del sangue del cordone ombelicale e della placenta. Al convegno, organizzato dal dottor Giacinto Pettinati, presidente del comitato locale della Croce rossa italiana di Casarano, e dall'avvocato Alessia Ferreri, presidente del comitato "Un Cordone per la Vita", hanno partecipato molti ragazzi di diverse scuole secondarie, tra cui il liceo scientifico e il liceo classico di Casarano.

"La partecipazione dei ragazzi - ha detto Pettinati - è basilare affinché proprio loro siano i primi a capire l'importanza e la necessità di donare il sangue del cordone ombelicale e la placenta". Tutti coloro che hanno dato il loro contributo al convegno, tra i quali il dottor A. Scarpello, direttore Divisione Ostetricia e Ginecologia presso l'ospedale "Ferreri" di Casarano, il dottor Antonio Facchini, direttore Servizi sociali del Comune di Casarano, il dottor Maurizio Madaro, dirigente medico del centro trasfusionale del "Ferreri", hanno ribadito questa importanza, soprattutto perché grazie alle ricerche in campo medico, sta venendo alla luce la grande utilità che le cellule staminali hanno nella cura di diverse malattie, quali la leucemia.

In Puglia è stata istituita il 4 Agosto 2007 la prima Banca del cordone ombelicale presso l'ospedale "Casa sollievo della sofferenza" di San Giovanni Rotondo. Per la sua posizione geocentrica, però, questa struttura non permette alle donne del Salento di usufruire di questo vantaggio. Proprio per questo Alessia Ferreri e tutto il comitato "Un Cordone per la Vita" hanno deciso di invitare donne e uomini a firmare una petizione popolare, richiedendo l'istituzione di un centro di prelievo e di raccolta più vicino. In soli 45 giorni questa iniziativa si è rivelata una vera e propria vittoria: sono state raccolte, infatti, ben 16 mila firme. La Giunta Regionale ha così previsto l'attivazione non di uno, bensì di due centri di prelievo e di raccolta, rispettivamente presso il "Vito Fazzi" di Lecce e il "Panico" di Tricase. "Una battaglia è stata vinta - così ha concluso il presidente del comitato -, ma altre ci aspettano; noi siamo comunque pronti a lottare. Obiettivo primo rimane quello di sensibilizzare tutte le persone che, liberamente e gratuitamente, potrebbero dare un aiuto a donne, uomini, ma soprattutto bambini di tutto il mondo".

Testo di Serena Manfreda

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