DISO - Sono state chiuse le indagini preliminari nell’ambito dell’inchiesta che il 18 maggio scorso sfociò nel sequestro preventivo, disposto dalla giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce Giulia Proto, di 17 case vacanza in costruzione nel comune di Diso, in località “Marina dell’Aia”.

Salgono a 49 gli indagati nei riguardi dei quali la pubblico ministero Maria Vallefuoco, titolare del fascicolo d’inchiesta, contesta il reato di lottizzazione abusiva di terreni a scopo edificatorio e violazioni al codice dei beni culturali e del paesaggio.

Secondo gli accertamenti svolti dai carabinieri forestali, infatti, sarebbe emerso che l’area in questione fosse soggetta a vincoli paesaggistici ambientali, in considerazioni dei quali non si sarebbe dovuti procedere senza specifiche autorizzazioni.

Ad essere chiamati in causa, ci sono così due componenti dell’ufficio Tecnico del Comune di Diso - Alessandro Arseni, di 70 anni, dirigente pro-tempore e responsabile del procedimento, e la responsabile Maria Antonietta Arseni, di 63, e progettisti e direttore dei lavori, titolari di imprese e committenti.

Ora che l’inchiesta è giunta al capolinea, gli indagati avranno venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogati, acquisire atti d’indagine, o produrre memorie difensive.

Fanno parte del collegio difensivo gli avvocati: Silvio Verri, Francesco Baldassarre, Alessandro Caggia, Simona Tommasa Mancini, Salvatore Corrado, Amilcare Tana, Simona Carrozzo, Oronzo Valentino Maggiulli, Angelo Oliva, Antonio Quinto, Gianluca D’Oria, Luca Puce, Aurelio Elia, Luigi Corvaglia e Luciano Ancora, Luigi Covella, Roberto Marra, Paride Cesare Cretì, Luigi Fersini, Sergio Luceri, Leo Marseglia.