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Cronaca Copertino

Equipe medica itinerante per l’ospedale, Cobas: “Forse Lecce ha personale in eccesso”

A seguito della riunione dello scorso 21 luglio, nella quale i vertici sanitari hanno discusso delle condizioni del presidio “San Giuseppe” di Copertino, è giunta la soluzione che ha fatto però storcere il naso al sindacato

COPERTINO – Dopo quasi un mese dalla definizione di "ospedale in agonia", Cobas torna sulla vicenda del presidio di Copertino e invia una lettera al commissario della Asl di Lecce, Stefano Rossi, alla direzione del presidio ospedaliero, coordinata da Cosimo Longo e a tutti i vertici della Regione, compresi il presidente Emiliano e l’assessore alla Sanità Palese. Nel pomeriggio del 21 luglio si è tenuta una riunione presso l'ospedale “San Giuseppe”. All’incontro erano presenti assessori Regionali, il commissario straordinario e il direttore sanitario della Asl Lecce, il direttore medico di Presidio e vari capi dipartimento. Le soluzioni intercettate hanno fatto arricciare il naso ai componenti del sindacato.

“Forse questa riunione è la prova concreta che le problematiche denunciate esistono e che la scrivente non aveva proprio torto a lamentarsi della situazione della sanità della provincia di Lecce e in particolar modo del San Giuseppe da Copertino”, scrivono dal sindacato, con riferimento all’iniziativa del mese scorso con la quale denunciavano soprattutto l’abbandono dei reparti di Terapia Intensiva e Ginecologia.

“Si legge che la soluzione di buona parte dei problemi, che evidentemente esistono, sarà una equipe medica itinerante.  Il sindacato Cobas crede che in questa soluzione ci sia un problema di fondo. Se il Fazzi, o qualsiasi altra struttura potrà permettersi di mandare in giro una equipe in orario di servizio, vuol dire che ha personale in eccesso. Se quel personale sarà in intra moenia, siamo alle solite: si gestisce la routine con mezzi eccezionali, e si permette a chi effettua libera professione di operare i propri pazienti in giro per le strutture dell'azienda. Niente di nuovo sotto al sole, situazioni già in corso”, prosegue il segretario provinciale dell’organizzazione Giuseppe Mancarella.

“Questa situazione assurda della sanità salentina ha una sola soluzione: assume, assumere, assumere, medici, infermieri ed operatori socio sanitari in Asl di Lecce e pulitori ed altro personale in Sanitàservice Lecce”, conclude il sindacato tra le righe della missiva indirizzata ai vertici sanitari locali e regionali.

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