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Cronaca

Coca e marijuana in casa: 3 anni e 4 mesi a un giovane fruttivendolo leccese

E’ riuscito a concordare la pena, Stefano Evangelista, per l’episodio avvenuto il 2 marzo scorso. Nel suo appartamento, i carabinieri trovarono oltre 200 grammi di cocaina e 600 grammi circa di marijuana

LECCE - Ha patteggiato tre anni e quattro mesi di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti Stefano Evangelista, fruttivendolo leccese di 25 anni.

La sentenza è stata emessa dal giudice Marcello Rizzo, al termine dell’udienza preliminare discussa ieri mattina nel tribunale di viale de Pietro. E’ stata dunque accolta l’istanza di patteggiamento rinnovata dall’avvocato difensore Giuseppe Presicce, in seguito a un primo rigetto del pubblico ministero Massimiliano Carducci, il magistrato che dispose l’arresto dell’imputato.

Questo finì ai domiciliari nel pomeriggio dello scorso 2 marzo, quando i carabinieri della Sezione operativa entrarono nella sua abitazione, nel quartiere Stadio, a Lecce, dopo aver notato, da almeno tre giorni, un viavai sospetto di persone.

Durante la perquisizione furono rinvenuti ben 215,41 grammi di cocaina (che in seguito alla perizia è risultata pura all’83, 84 percento e dalla quale si sarebbero potute ricavare 1.204 dosi singole) custodita in una scatola dove era stata riposta anche una macchina per il sottovuoto, e circa 600 grammi di marijuana (corrispondenti a 1.224 dosi), in parte già distribuita in due involucri e in parte trovata all’interno di buste, una delle quali sigillata.

Le sostanze stupefacenti finirono così sotto sequestro, insieme al materiale ritenuto utile all’attività illecita.

Dopo qualche giorno dall’arresto, il giovane uscì di casa per raggiungere uno degli appartamenti al piano superiore della palazzina in cui risiede, ma ad aprirgli la porta furono i carabinieri che in quel momento stavano eseguendo un controllo proprio nei riguardi del vicino, essendo anche questo ai domiciliari.

Per questo fu trasferito in carcere, salvo poi ottenere una attenuazione della misura cautelare, alla quale è tuttora sottoposto.

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