rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Code ai distributori, caos nel Salento. "E' psicosi per il blocco"

I distributori della provincia ormai vuoti, con file di autovetture anche sulle tangeziali. I tir non avrebbero rifornito le pompe di benzina, ma Fai Conftrasporto parla di allarmismo: "Il fermo della categoria è stato revocato"

LECCE - Code interminabili ai distributori di benzina e traffico bloccato in tangenziale verso Brindisi. La scena si ripete identica da Galatina a Maglie fino a Nardò: alle 18 il greggio e il diesel sono agli sgoccioli, quasi terminati. Questo è lo scenario allarmante che si presenta agli automobilisti salentini, polizia stradale leccese compresa, non esente dalla difficoltà a rifornire le autovetture in servizio. "Pare che i camion oggi non abbiano rifornito le pompe di benzina", così si vocifera per strada.

Ma a sentire il presidente regionale Fai Confstrasporto, Carlo Taurino, ciò sarebbe dovuto ad una specie di psicosi generale. A provocarla, probabilmente, le notizie che arrivano sui blocchi dei tir sulle autostrade nazionali. A Lecce e dintorni, infatti, il fermo degli autotrasportatori convocato dal 22 gennaio fino a data da destinarsi, è stato revocato ieri per via delle aperture dimostrate dal nuovo esecutivo.
Anche se sarebbe più corretto parlare di una "sospensione" dello sciopero, "fino a che non si concretizzeranno le rassicurazioni offerte alla categoria dal ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera", precisa Taurino.
Se la maggior parte delle sigle sindacali che difendono gli interessi degli autotrasportatori (gravemente minacciati – dicono – dall'aumento vertiginoso delle accise sulla benzina, dal mancato rispetto dei costi minimi di sicurezza e dalla liberalizzazione delle licenze) ha deciso di agire nella piena legalità e nel rispetto del dialogo aperto con il Governo nazionale, "qualcuno sta invece cavalcando l'onda della protesta iniziata in Sicilia con il movimento dei Forconi", sottolinea il presidente Fai Conftrasporto.
 

Scatta la corsa al pieno di benzina

 
La conferma della revoca dello sciopero, del resto, era arrivata ieri anche dal presidente Fiap Lecce, Gabriele Marzo che sottolineava come lo Stato avesse deciso di intervenire "compensando trimestralmente le accise per circa 19 centesimi per litro, neutralizzando anche i successivi e futuri aumenti e confermando l'impiego delle risorse destinate all'autotrasporto, per circa 400 milioni di euro".
Già giovedì il prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta, era stato informato dallo stesso Marzo "della possibilità che si organizzassero comunque, in talune zone, dei fermi e dei presidi che potessero determinare situazioni problematiche sulla circolazione stradale".
"Qualcuno – argomentava lui appena ieri - per visibilità e con logiche al di fuori dell'interesse della categoria, ha inteso cavalcare il malcontento degli autotrasportatori, talvolta disinformando anche attraverso i media, favorendo la creazione di blocchi e presidi in alcuni nodi stradali ed autostradali". Puntuale, l'allarme è scattato. E con esso, probabilmente, il panico.
 
PUGLIA NELLA MORSA, A TARANTO BLOCCATO ACCESSO ALLA RAFFINERIA ENI

Notevoli disagi si registrano in provincia di Taranto per i blocchi stradali messi in atto dai conducenti dei tir che protestano per i rincari dei carburanti. Lo riferisce l’Ansa. E' stato interdetto anche l'accesso alla raffineria Eni, sulla statale jonica 106, per lo scarico e l'approvvigionamento di carburanti. Molti distributori – spiega una nota dell’agenzia -, rimasti a secco, hanno dovuto chiudere. Lunghe file di auto si sono formate in direzione degli unici impianti che potevano assicurare ancora benzina e gasolio. Una coda di tir e mezzi pesanti ha anche ostacolato il traffico lungo le statali 100 e 106, dalla raffineria Eni verso Taranto, e in prossimità del bivio utilizzato per imboccare il casello autostradale della A14. 

 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Code ai distributori, caos nel Salento. "E' psicosi per il blocco"

LeccePrima è in caricamento