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Cronaca

Col numero verde Wwf cittadini attivi sul territorio contro i reati ambientali

L’iniziativa che permette di segnalare le illegalità sul demanio e nell’ambiente sta dimostrando un certo successo: l’anno scorso erano 481 le segnalazioni registrate, 95 nella provincia di Lecce. Dopo un mese sono già 150

LECCE - Un numero verde “firmato” Wwf a tutela del mare e del territorio regionale. L’iniziativa punta, infatti, a segnalare i reati del mare e quelli ambientali perpetrati in Puglia, attraverso un numero speciale (800-085898) che sia fonte e strumento di partecipazione attiva di tutti i cittadini alla difesa del proprio territorio.  

Il numero verde per la segnalazione dei reati ambientali sul demanio marittimo della regione Puglia viene istituito nel 2004 con l’attivazione, nei mesi, estivi di un “call center” dedicato alla segnalazione da parte dei cittadini di situazioni di illeciti ambientali. Il centralino, allestito presso la sezione regionale del Wwf Puglia ed attivo tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 18.30, è gestito da operatori qualificati che hanno il compito di  registrare le segnalazioni, garantendo la privacy dei cittadini, e di provvedere alle successive verifiche e agli eventuali sopralluoghi.

Diversi gli attori coinvolti: i coordinatori della sezione regionale del Wwf Puglia, i referenti del demanio marittimo pugliese e le forze dell’ordine (Guardia di Finanza, Noe, Capitanerie di porto, Corpo forestale dello Stato, polizie provinciali e locali), l’Arpa, le Asl, l’Anci. L’obiettivo è quello di recepire le segnalazioni dei cittadini su specifici illeciti (amministrativi e penali), per indirizzarli poi agli organi di controllo, mettendo a disposizione un punto d’informazione per tutti coloro (cittadini e personale del settore) che desiderino chiarimenti sulle problematiche della tutela del  mare e della costa.  

Ed ecco alcuni dati relativi al 2011: lo scorso anno le segnalazioni registrate sono state 481, con 409 relative a presunti reati commessi sul demanio marittimo. Nella provincia di Lecce, c’è stato il secondo numero di segnalazioni totali dopo quella di Bari (121), con 95 allarmi lanciati.

Nel primo mese di attività sono pervenute circa 400 segnalazioni, di cui 87 registrate ed oltre 70 girate agli organi di controllo, che hanno portato, tra gli altri risultati, all’accertamento di casi di abusivismo edilizio, violazioni dell’ordinanza balneare della Regione Puglia e delle ordinanze di sicurezza balneare delle Capitanerie di porto della Puglia. Al 27 luglio, le segnalazioni registrate sono circa 150. Tra i casi più eclatanti si registra un caso “salentino”, quello dello sbancamento di dune a Porto Cesareo.

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