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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Surbo

Coltellata alla cameriera, condannato pizzaiolo

I fatti risalgono al luglio 2005, quando Giuseppe Giagnotti, in una pizzeria di Surbo, colpì con una coltellata Viviana Vannei, procurandole una grave ferita all'omero. Oggi è arrivata la condanna

Dovrà scontare un anno e mezzo di reclusione, Giuseppe Giagnotti, 41enne originario di Trepuzzi ma residente a Surbo, che, difeso dall'avvocato Salvatore Leone, ha patteggiato la propria pena. Il rito del patteggiamento consente uno sconto di un terzo della pena. Lo ha stabilito il giudice per l'udienza preliminare, Ines Casciaro, accogliendo le richieste formulate dal pubblico ministero Marco D'Agostino.

Giagnotti, la sera dello scorso 10 luglio 2005, all'interno di una pizzeria di Surbo, dove l'uomo lavorava come pizzaiolo, aveva avuto un violento litigio con Viviana Vannei, una cameriera e dopo le parole Giagnotti sarebbe passato alle vie di fatto, colpendo la malcapitata con un coltello al braccio destro. L'emorragia si estese anche all'omero con una lesione tendinea e l'impossibilità a poter lavorare per oltre 40 giorni. Giagnotti soffriva di una seminfermità mentale.

E' stato, invece, rinviato a giudizio Piero Longo di Vernole per una tentata estorsione avvenuta il 13 aprile del 2006 a Surbo ai danni di un agricoltore, residente anch'egli a Vernole. Il neo-imputato che ha scelto l'abbreviato, difeso dal legale Vincenzo Maggi, dovrà comparire davanti ai giudici della prima sezione penale il prossimo 27 maggio. Il provvedimento è stato deciso dal gup Ines Casciaro.

L'uomo, secondo l'accusa, servendosi del sistema del "cavallo di ritorno" avrebbe chiesto una somma di denaro alla sua vittima per la restituzione di un carro-botte. Venne fissato un appuntamento per la riconsegna del mezzo nelle campagne di Surbo, ma lo scambio fu bloccato dai carabinieri che arrestarono Longo in flagranza di reato insieme ad altri due uomini. Gianmarco Cisternino e Francesco Cordella sono stati invece assolti dal gup Ines Casciaro. Avrebbero solamente accompagnato Piero Longo, ignari dell'illecito affare.

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