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Cronaca Cutrofiano

In casa piante di “erba” ma anche pezzi di una Porsche rubata: secondo verdetto

Assolto due anni fa dall’accusa di coltivazione di marijuana, nei giorni scorsi, un giostraio di Cutrofiano è stato condannato a un anno e quattro mesi per ricettazione

CUTROFIANO - Assolto dall’accusa di aver coltivato marijuana ai fini di spaccio, Salvatore Greco, giostraio 53enne di Cutrofiano, alla fine è stato condannato per un reato diverso, quello di ricettazione di numerosi pezzi di ricambio di una Porsche. E’ di un anno e quattro mesi di reclusione, la pena che gli è stata inflitta nei giorni scorsi dal tribunale di Lecce, al termine del processo discusso col rito ordinario.

A trovare e sequestrare quel materiale di dubbia provenienza furono gli stessi carabinieri del Nucleo operativo radiomobile di Gallipoli che il 13 settembre del 2019 entrarono nella sua abitazione, trovando nel giardino, una trentina di piante di cannabis.

La scoperta degli arbusti costò a Greco l’arresto ai domiciliari (sebbene fu rimesso in libertà dopo l’interrogatorio di convalida) e un processo, terminato nell’ottobre dell’anno seguente, con un verdetto di assoluzione perché il fatto non sussiste.

La giudice Cinzia Vergine ritenne valida la tesi dell’uso personale sostenuta dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Alessandro Mariano, in ragione dello scarso quantitativo di stupefacente ricavabile e dell’impiego di tecniche rudimentali per la coltivazione. In particolare, durante il confronto col giudice Giovanni Gallo, l’uomo spiegò di aver iniziato a coltivare “erba” per lenire i dolori alla schiena, non avendo possibilità economiche di procurarsi la sostanza perché disoccupato.

Parallelamente però fu aperto un altro procedimento legato alla presenza tra le mura domestiche di una centralina Bosh per Volkswagen e diversi pezzi di ricambio (tra cui, un portellone, fari, una pedaliera e guarnizioni). Stando ai successivi accertamenti, tutte le componenti risultarono appartenere a una autovettura, una Porsche Cayenne, di una società con sede a Cutrofiano, rubata a Lecce nella notte tra il 24 e il 25 maggio del 2017.

Così, l’uomo ha dovuto sostenere un secondo processo per ricettazione che si è chiuso nei giorni scorsi con la sua condanna.

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