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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Comitati pro 275 provano mediazione su quattro corsie

Le associazioni unite nel comitato favorevole alle quattro corsie per l'infrastruttura che lega Maglie a Leuca fanno un passo indietro e chiedono le due corsie da San Dana, ma fuori dai centri abitati

LECCE - Mediare è meglio che scontrarsi. Sarà per questo che i comitati pro 275 fanno un passo indietro rispetto ai giorni scorsi, precisando di non essere sostenitori tout court delle quattro corsie, ma di volere le due corsie da San Dana, ma fuori dai centri abitati. C'è la necessità, secondo i rappresentanti del comitato, come anche evidenziato dal sindaco di Gagliano, di by-passare il centro abitato del comune con una "extramurale". Variante, che sarebbe fattibile solo se "a monte" si realizzasse il viadotto di San Dana prolungando il tracciato della nuova 275.

"Non vogliamo a tutti costi le 4 corsie fino all'ultimo metro - precisano - Difendiamo l'idea di una strada in variante a tutti i centri abitati, incluso quello di Gagliano. Le due carreggiate potrebbero anche ridursi ad una sezione stradale all'altezza di San Dana, dunque limitatamente agli ultimi 5 chilometri. Che però necessitano comunque di una nuova sede stradale alternativa all'attuale viabilità. Non si può riversare il traffico della Maglie-Leuca sulla insidiosissima S.p. 81 Corsano-Gagliano, come vorrebbero il sindaco di Alessano e la giunta regionale. Sia perché quell'arteria è stretta, con tre dossi e decine di accessi poderali. Sia perché si infila nel centro abitato di Gagliano diventando una sorta di Asse attrezzato con centinaia di abitazioni, servizi e attività commerciali e artigianali".

Inoltre, secondo i comitati, sia Corsano che Gagliano, nei prossimi anni, si potranno espandere unicamente lungo questa arteria, essendo privi di altre direttrici di sviluppo commerciale e artigianale: pertanto si ritiene indispensabile realizzare fin da subito la nuova 275 fino a Leuca, all'esterno dei centri urbani.

Secondo il comitato pro 275, Gagliano si può solo "by-passare ad Ovest (una variante ad est, verso la litoranea, sarebbe paesaggisticamente uno sfregio, oltre che inutile", perché "by-passare ad Ovest Gagliano significa imbattersi a 90 gradi nella S.p. 351 Gagliano-Salignano": "Oggi - dichiarano - si polemizza tanto sul ponte progettato dall'Anas in quel di Salignano. Il ponte ridotto a sole due corsie non sarebbe più ingombrante di tanti altri esemplari presenti in tutta la provincia, anche in aree di maggiore pregio urbanistico e ambientale".

"Il problema oggettivo - aggiungono - consiste nelle rampe di collegamento tra la statale e la via provinciale 351, che ‘accerchierebbero' alcune abitazioni" ma che si può risolvere "senza stralciare gli ultimi 7 chilometri di variante all'abitato di Gagliano": "Si possono stralciare - affermano - dal progetto le rampe di accesso a Salignano, oppure ovviare al ponte con una grande rotatoria a raso che produrrebbe molteplici benefici. Oltre a risolvere il problema dell'impatto estetico, ridurrebbe notevolmente l'inquinamento acustico del traffico e, soprattutto, costituirebbe un efficace deterrente per la velocità lungo la strada provinciale Gagliano-Salignano".

Un altro aspetto sarebbe stato trascurato nella discussione e, cioè, che tra Salignano e Gagliano sia in atto una saldatura urbana. Secondo il comitato non realizzare oggi l'ultimo tronco in variante all'abitato di Gagliano (e alla S.p. 81), nei prossimi anni comporterà la presenza di "una barriera di abitazioni e cemento insormontabile sulla S.p. 351" che impedirà la "costruzione dell'unica tangenziale possibile all'abitato di Gagliano": "Il progetto dell'Anas - concludono - prevede una soluzione organica a tutti questi problemi. I comuni chiedano la riduzione della sezione negli ultimi 5 chilometri (non da Montesano dunque ma da San Dana) allo scopo di ridurre l'impatto visivo delle ‘opere d'arte' e di procedere al più presto alla realizzazione dell'arteria fino a Leuca, senza ulteriori esitazioni".

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