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Cronaca Carmiano

Violenze su tre fratellini, nuova condanna per l'ex fioraio

Giovanni Pizzileo, 54enne di Carmiano, è stato condannato per la seconda volta a 14 anni di reclusione con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di tre vittime. I fatti risalgono al periodo tra agosto a settembre 2009

 

LECCE – Storie di abusi e violenze, infanzie violate e giovani corpi e anime ferite forse sempre. Protagonista di questa triste vicenda è ancora una volta Giovanni Pizzileo, l’ex fioraio 54enne di Carmiano, attualmente detenuto e già condannato a 14 anni di carcere per violenza sessuale e sequestro di persona. Oggi i giudici della seconda sezione penale (presidente Roberto Tanisi) lo hanno condannato ad altri 14 anni di reclusione e al risarcimento delle vittime. L'accusa, rappresentata dal pubblico ministero Giuseppe Capoccia, aveva chiesto la stessa condanna.

I fatti risalgono al periodo tra agosto a settembre 2009. Gli episodi di abusi e violenza sessuale coinvolgono tre piccole vittime, costrette nel periodo contestato a consumare rapporti sessuali con Pizzileo. I minorenni molestati sarebbero tre fratellini di nazionalità albanese, che l'uomo ha ospitato per qualche tempo nella sua abitazione. Due sorelle, che all'epoca avevano rispettivamente nove e dodici anni, e il fratello più grande, di quattordici.

La scusa per adescare le giovani vittime era quella di andare a giocare a nascondino, salvo poi intrattenerli e costringerli a subire “laide attenzioni”, tra cui la visione di filmati pornografici contenuti nel suo cellulare, intimandone la ripetizione. I fatti si sarebbero verificati in luoghi isolati in campagna. Il 54enne non avrebbe esitato a minacciare le sue giovani vittime qualora avessero mostrato ritrosia alle sue morbose attenzioni. Una sorta di terrore psicologico costante e logorante: l’uomo minacciava le piccole vittime di raccontare delle false storie ai genitori per farli sgridare, se si fossero sottratti ai suoi giochi proibiti e ai suoi appetiti sessuali.

E' stata proprio la segnalazione di uno dei tre bambini, che ha trovato la forza e il coraggio di raccontare l’inferno vissuto alla madre, che ha dato il via all’inchiesta. Proprio dalle segnalazioni ai carabinieri di uno dei genitori, infatti, sono partiti i nuovi accertamenti, che hanno poi trovato riscontro investigativo. Gli abusi e le molestie sono stati confermati dai tre fratellini nel corso dell'incidente probatorio che si è svolto dinanzi al gip Antonio Del Coco, avvenuto il 30 giugno del 2010. Tutti i minori avrebbero confermato gli abusi. Dichiarazioni che sono state considerate attendibili dal consulente della Procura, la psicologa del Cepam Rossella Fatano.

Nei confronti di Pizzileo fu emessa, il 15 dicembre del 2010, una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere, notificata nella casa circondariale di Altamura, dov’era detenuto. L’ex fioraio era stato già condannato a 14 anni di reclusione, lo scorso 22 aprile, dai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Lecce nel processo scaturito dalla cosiddetta operazione “Bianco Natale", condotta dai militari del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Campi Salentina e dai militari della stazione di Carmiano. Pizzileo fu arrestato, insieme ad altri sei minorenni, con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di un ragazzo di 14 anni affetto da un lieve disagio psichico. Il 14enne aiutava saltuariamente il fioraio nella sua attività e proprio durante le festività natalizie il commerciante ne avrebbe abusato e in un caso lo avrebbe anche rinchiuso in camera da letto.

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