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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Confindustria: "Il Sisri non può chiederci gli oneri"

L'Associazione degli imprenditori denuncia le pretese "irragionevoli" del Consorzio sul pagamento dei contributi di urbanizzazione nelle aree industriali

Sono una decine le aziende dislocate tra le aree industriali di Lecce, Nardò e Galatone che non ci stanno a pagare svariati milioni di euro per gli oneri di urbanizzazioni richiesti dal Consorzio del Sisri. E la vicenda rischia di assumere connotati paradossali se, come affermano da Confindustria, "la realizzazione e il completamento delle opere di urbanizzazione delle zone industriali è una necessità ineludibile per lo sviluppo del sistema produttivo, in quanto conditio sine qua non per la valorizzazione e la pubblicizzazione degli insediamenti produttivi esistenti. Tale compito dovrebbe essere svolto dai Consorzi Sisri che gestiscono anche le infrastrutture nelle zone industriali di loro competenza".

"Il Consorzio SISRI di Lecce non ha ottemperato a tale compito, costringendo le imprese che operano nella zona industriale a provvedere autonomamente alle opere di urbanizzazione. Appare, pertanto, intempestiva e assolutamente non condivisibile, la richiesta del pagamento degli oneri di urbanizzazione, inoltrata alle imprese della zona industriale, da parte del Consorzio. L'istanza appare tanto più assurda perché accompagnata dalla richiesta di versare cifre estremamente consistenti".

Questa, in sostanza, la linea "difensiva" contro la richiesta del Sisri, attualmente commissariato, annunciata questa mattina dal presidente dell'associazione degli industriali Piero Montinari nell'ambito di una conferenza stampa tenutasi presso la sede della Confiundustria a Lecce. "Non è più possibile assistere alla continua e costante richiesta di copertura dei debiti da parte dei consorzi Sisri - ha affermato - quando si chiede agli imprenditori le cui aziende ricadono nelle aree industriali di pagare la Tarsu se ai cassonetti abbiamo dovuto provvedere noi; il pagamento delle bollette dell'acqua quando la rete idrica ha perdite da tutte le parti. Per non parlare delle condizioni in cui versano le zone industriali di Nardò e di Galatone, prive di servizi e di manutenzione. Provate a farvi un giro dopo le 19 e vi accorgerete in prima persona di cosa stiamo parlando".

"Confindustria - ha concluso Montinari - chiede pertanto alla Regione di farsi carico di queste inadempienze sulla base della legge regionale dell'8 marzo 2007 con quale si intende riformare i consorzi al fine di tutelare l'interesse delle imprese e del territorio in cui operano".

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