Consegnati 34 alloggi nel rione Stadio
La cerimonia questa mattina presso il teatro della parrocchia di San Massimiliano Kolbe. Vi andranno a vivere i cittadini che abitavano nelle fatiscenti abitazioni intorno a Parco Corvaglia
Redazione
23 febbraio 2007 18:16
"E' lecito criticare i politici, ma dispiace quando vengono posti ostacoli allo sviluppo della città". E' il commento del sindaco Adriana Poli Bortone questa mattina alla consegna di 34 alloggi di edilizia agevolata e sovvenzionata, appartamenti in via Terni, nel rione Stadio.
Un commento che risponde al centrosinistra, che ha accusato l'amministrazione leccese di aver dimenticato le periferie della città. Il centrosinistra accese anche la nota miccia di Parco Corvaglia, nel rione San Pio: l'amministrazione intendeva smantellarlo, l'opposizione ha voluto difendere quel pezzo di terra destinato ai bambini e disegnato dagli alunni della scuola elementare "Armando Diaz". Difesa tanto strenua da fermare le ruspe che giunsero nello scorso aprile all'alba sul parco.
Il Comune intendeva smantellare per riqualificare, cioè creare un'area mercatale e abbattere le fatiscenti case minime. Pochi residenti della zona protestavano per il parco, ma quello rappresentava la punta di un iceberg, il campanello dell'ansia diffusa nel rione di uscire dall'emarginazione. Un rione chiedeva di divenire parte della città.
Ma la vicenda del rione San Pio è strettamente legata alle case consegnate stamattina in zona opposta della città. Le case assegnate nella cerimonia svoltasi nel teatro della parrocchia di San Massimiliano Kolbe, infatti, erano attese da anni da chi viveva nelle stamberghe ora abbattute vicino al Parco Corvaglia.
Un commento che risponde al centrosinistra, che ha accusato l'amministrazione leccese di aver dimenticato le periferie della città. Il centrosinistra accese anche la nota miccia di Parco Corvaglia, nel rione San Pio: l'amministrazione intendeva smantellarlo, l'opposizione ha voluto difendere quel pezzo di terra destinato ai bambini e disegnato dagli alunni della scuola elementare "Armando Diaz". Difesa tanto strenua da fermare le ruspe che giunsero nello scorso aprile all'alba sul parco.
Il Comune intendeva smantellare per riqualificare, cioè creare un'area mercatale e abbattere le fatiscenti case minime. Pochi residenti della zona protestavano per il parco, ma quello rappresentava la punta di un iceberg, il campanello dell'ansia diffusa nel rione di uscire dall'emarginazione. Un rione chiedeva di divenire parte della città.
Ma la vicenda del rione San Pio è strettamente legata alle case consegnate stamattina in zona opposta della città. Le case assegnate nella cerimonia svoltasi nel teatro della parrocchia di San Massimiliano Kolbe, infatti, erano attese da anni da chi viveva nelle stamberghe ora abbattute vicino al Parco Corvaglia.
Redazione
23 febbraio 2007 18:16
